A spasso con il burqa, consigliere della Regione scatena la polemica

Giovedì 4 Ottobre 2018 di Claudia Borsoi
A spasso con il burqa, consigliere della Regione scatena la polemica
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PIEVE DI SOLIGO - Un uomo che spinge un passeggino. E a fianco una donna, probabilmente la moglie, coperta da capo a piedi da un niqab color turchese. Di lei si possono vedere solo gli occhi. «Questa non è integrazione» denuncia il consigliere regionale Alberto Villanova, già assessore comunale a Pieve di Soligo. La foto è stata scattata ieri, di prima mattina, in via Sartori da Villanova, che poi l'ha postata su Facebook ricevendo centinaia di commenti e condivisioni.

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L'ACCUSA
«Per troppo tempo l'integrazione è stata vista come un processo che riguarda gli italiani: arrivano gli immigrati e noi ci dovremmo abituare alle loro abitudini, usi e costumi scrive il consigliere regionale - Niente di più sbagliato. Io credo fermamente che l'integrazione sia invece un dovere per chi decide di venire a vivere nel nostro paese, rispettando le nostre leggi, la nostra cultura e i nostri valori. E qui la prima cosa che manca è proprio il rispetto verso il paese che ti ospita. Che volontà di integrarsi ci può essere da parte di queste persone?»
IL PROGETTO DI LEGGE
Lo scorso anno Villanova aveva illustrato un progetto di legge nazionale per impedire l'uso in tutta Italia del velo integrale che nasconde il volto, con tanto di reclusione fino a 12 mesi e multa da 10mila a 30mila euro per chi costringe la donna di religione musulmana ad occultare il volto. Una proposta che è rimasta tale, mentre in Veneto l'estate scorsa diventava ufficiale il regolamento che vieta l'accesso agli ospedali, e alle altre sedi di enti e società regionali, con burqa e niqab.
LE SEGNALAZIONI
A Pieve di Soligo, le segnalazioni di donne coperte da capo a piede sono quotidiane e il consigliere regionale le ha più volte portate all'attenzione pubblica. «Uscito di casa, mi sono trovato davanti quell'uomo e quella donna. Passeggiavano vicino alla moschea. Ne vedo tutti i giorni di donne coperte da capo a piedi, ma oggi ho detto basta ed ho pubblicato la foto su Facebook» racconta.
IL DIBATTITO
Chi ha commentato la foto si è schierato con Villanova, ma c'è anche chi ha scritto: «Io sono d'accordo con ciò che dice, io sono straniero e sono cresciuto qui. Rispetto tutti e faccio del mio meglio, ma la domanda che mi sono sempre posto è chi siamo noi per dire come vestirsi o come comportarsi? Te lo assicuro che tutti noi, anche se con costumi diversi e usanze diverse, siamo come voi». Parole che però non hanno convinto né Villanova, né chi si è schierato con il consigliere. «Non dico di no ad un velo sulla testa precisa il consigliere regionale - ma un volto coperto è contro la cultura che ti ospita e dimostra di non volersi integrare. Sembra quasi che dobbiamo adeguarci a questo come a un qualcosa di normale». «La donna aggiunge - non va trattata come un animale, ma come un essere umano con dei diritti fondamentali. Se vuoi vivere nel nostro Paese, qualche passo in avanti lo devi fare». E quanto alla proposta che si arenò in parlamento un anno fa, Villanova dice: «Non sarebbe male che i nostri parlamentari la riportassero in aula».
Claudia Borsoi

Ultimo aggiornamento: 14 Aprile, 22:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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