«No grandi navi», protesta in Laguna: abbordaggio con fumogeni e uova alla MSC in crociera

Domenica 30 Settembre 2018
La nave da crociera "attaccata" con fumogeni, petardi e lancio di uova
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VENEZIA - Un «abbordaggio» con fumogeni, qualche petardo e uova è stato compiuto dalle barche dei «No Grandi Navi» nel canale della Giudecca, a Venezia.

A essere presa di mira, per qualche centinaio di metri, è stata la «Msc Musica», la nave da crociera appena uscita dal terminal passeggeri del porto e diretta verso la Bocca di porto del Lido. Le piccole imbarcazioni si sono affiancate al grande scafo, controllate dalla polizia. Nella zona della Giudecca fino alle Zattere si sono riunite una cinquantina imbarcazioni, che attendono le navi da crociera per altre azioni di disturbo.

Poco prima, una ventina di imbarcazioni a remi per una regata lungo il Canale della Giudecca, al centro del quale sono state poste alcune installazioni galleggianti con palloncini e finte mine, erano stati gli elementi principali della nuova manifestazione del Comitato No Grandi Navi, a Venezia. 

L'iniziativa di oggi, domenica 30 settembre, chiude una due giorni organizzata dai comitati del No che ieri ha tenuto un'assemblea ai Magazzini del Sale, cui hanno preso parte circa 300 persone in rappresentanza di vari gruppi che si oppongono a grandi opere a livello nazionale.
 
 


LE PREOCCUPAZIONI
Dopo Comune e Autorità portuale, manifestano preoccupazione crescente per le esternazioni di due ministri della Repubblica (Bonisoli e Toninelli) anche gli agenti marittimi, che sono poi quei soggetti che movimentano milioni di tonnellate di merci a bordo delle navi. L'imbarazzo e la preoccupazione sono forti per l'annuncio del vincolo culturale sulle acque di Venezia, in modo che la Soprintendenza possa decidere se il loro utilizzo come attraversamento da parte di navi sia improprio.
IMBARAZZO
«Siamo di fronte a una condanna a morte del porto, di una delle attività economiche principali di Venezia e del Veneto, ma anche della ragione d'essere, storica e attuale, della città - commenta il presidente Assoagenti del Veneto, Alessandro Santi - i due ministri dimostrano di non avere la benché minima idea della realtà veneziana, scegliendo la strada dei facili proclami di propaganda, affidandosi a messaggi su piattaforme social, e ponendosi a fianco di chi vuole condannare Venezia all'immobilismo, frutto maturo di una totale mancanza di una politica efficace sulla residenzialità con la conseguente necrotizzazione del suo tessuto sociale. Gli operatori marittimi non possono assistere passivamente a un omicidio in diretta».
PORTO IRRINUNCIABILE
Anche il presidente nazionale Federagenti, Gian Enzo Duci, ricorda come da anni gli agenti marittimi siano impegnati in prima linea, con studi, ricerche, analisi sulla compatibilità delle attività portuali con la salvaguardia di Venezia e della laguna.
«Oggi - afferma Duci - ci troviamo di fronte, sostenute da ministri sui social, e ribadisco sui social, a una ipotesi folle di decrescitafelice. Progetti e innovazioni concrete finalizzati a garantire una prospettiva di sviluppo e non di declino al futuro della città, ma anche studi redatti in sei anni da parte delle autorità locali competenti. Tutto inutile, tutto vano. Ad avere il sopravvento - conclude - è solo un'ipotesi di pura propaganda: quella della morte di Venezia».
CITTÀ STRAPIENA
Come previsto, tra l'autunno che è sempre stato di altissima stagione per Venezia, le mostre, le giornate ancora miti hanno fatto arrivare decine di migliaia di persone in città. Fin dal primo mattino, per effetto degli alberghi e degli alloggi sparsi su tutta la cintura urbana, hanno fatto sì che fin dal mattino non si trovasse posto sui bus da Mestre a Venezia, che ci fossero cose per i vaporetti e che le strade principali e la piazza fossero pieni all'inverosimile. A mezzogiorno i garage di piazzale Roma erano pieni e le auto dirottate verso il Tronchetto. A questo si aggiunge il fatto che tra ieri e oggi arrivano in città ben 12 navi da crociera, di cui 5 partiranno nel pomeriggio, proprio nell'arco orario della manifestazione (anche se è probabile uno slittamento).
UNICA ALTERNATIVA
Andreina Zitelli, docente di valutazione di impatto ambientale, chiede al Governo di differenziarsi da quelli che lo hanno preceduto, dando il via libera al terminal progettato da De Piccoli-Duferco. «La negazione a priori della unica soluzione possibile - attacca Zitelli - ha finora impedito di sviluppare i ragionamenti indotti dal progetto sulla calendarizzazione delle crociere, sulla modularità della struttura, sulla logistica, sulla regolazione del traffico acqueo, sul modello di carene per la navigazione sussidiaria, sull'impiego di tecnologie avanzate per la propulsione nautica, sul controllo dell'inquinamento, sulle compensazioni ambientali.
Interrompere un ragionamento - conclude - per essere troppo massimalisti in un senso di massimo profitto o di ideologico ambientalismo, ha spesso prodotto mostri: si veda la pessima soluzione all'Ilva di Taranto».
 

 

Ultimo aggiornamento: 1 Ottobre, 10:48 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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