ROVIGO - C'è stata la remissione della querela, ovvero il ritiro della denuncia, nei confronti dell'ex consigliere di Stato Francesco Bellomo e del pm di Rovigo, poi sospeso dal ruolo, Davide Nalin accusati di stalking e lesioni personali gravi ai danni di una 32enne piacentina che partecipò alla scuola di formazione "Diritto e Scienza".
«C'è stata la remissione della querela: una conciliazione tra le parti all'esito di una vicenda comunque travagliata e di un rapporto affettivo che certamente esisteva». Lo hanno affermato gli avvocati Vittorio Manes e Beniamino Migliucci, difensori di fiducia di Davide Nalin e Francesco Bellomo al termine della prima udienza davanti al giudice monocratico del tribunale di Piacenza. I due imputati non erano presenti in aula all'udienza. «Il giudice - hanno detto i legali - letti gli atti, le memorie difensive e le consulenze presentate dalla difesa ha ritenuto di dover disporre un approfondimento tecnico sugli atti per verificare l'esistenza delle condotte contestate a Bellomo e Nalin, e per verificare se queste possano aver influito sulle conseguenze psichiche lamentate e contestate nel capo di imputazione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA Questa mattina a Piacenza la prima udienza davanti al giudice monocratico, che ha anche disposto una perizia tecnica. Prossima udienza fissata per il 6 novembre.
«C'è stata la remissione della querela: una conciliazione tra le parti all'esito di una vicenda comunque travagliata e di un rapporto affettivo che certamente esisteva». Lo hanno affermato gli avvocati Vittorio Manes e Beniamino Migliucci, difensori di fiducia di Davide Nalin e Francesco Bellomo al termine della prima udienza davanti al giudice monocratico del tribunale di Piacenza. I due imputati non erano presenti in aula all'udienza. «Il giudice - hanno detto i legali - letti gli atti, le memorie difensive e le consulenze presentate dalla difesa ha ritenuto di dover disporre un approfondimento tecnico sugli atti per verificare l'esistenza delle condotte contestate a Bellomo e Nalin, e per verificare se queste possano aver influito sulle conseguenze psichiche lamentate e contestate nel capo di imputazione».