Ragazza marocchina sequestrata e violentata a Milano, arrestato tassista abusivo

Martedì 25 Settembre 2018
Milano, tassista abusivo sequestra e stupra giovane dopo la discoteca
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Ancora un tassista abusivo arrestato per violenza sessuale a Milano, il quarto in un anno.

Stavolta è un marocchino di 30 anni, il clandestino Mohamed Aissaoui. Nel verbale di fermo si legge che ha diversi precedenti e una «capacità delinquenziale elevata e continua, oltre a una capacità di reiterare in qualsiasi momento». La vittima è una connazionale di 32 anni che nella notte tra mercoledì e giovedì lo ha conosciuto in un locale in zona Corvetto. I modi gentili e l'aspetto innocuo dell'uomo l'hanno convinta ad accettare il passaggio. 

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Le ha detto che era un tassista abusivo, prima di lei ha riportato a casa altri due sconosciuti che gli hanno dato 10 euro per il disturbo. Quando sono rimasti in auto da soli, Aissaoui si è trasformato: le ha puntato un coltello che nascondeva nel vano della portiera della sua Alfa Romeo nera e l'ha costretta a seguirlo in un appartamento in via XXV Aprile a Corsico (Milano). «Mi ha detto adesso vieni con me», ha raccontato la vittima ricostruendo quei momenti ai carabinieri della stazione di Corsico aggiungendo che «sempre sotto la minaccia del coltello», sono entrati in casa. Lei ha visto altri due uomini che sono subito usciti. Una volta dentro, il tassista ha chiuso a chiave la porta «e mi diceva stai zitta o ti uccido!». 
 

Alla donna è stato preso il cellulare il modo da evitare chiamate d'aiuto, ha anche accennato una reazione ma è stata colpita al volto e afferrata al collo. I vicini hanno poi confermato ai carabinieri di aver udito distintamente le sue urla. «Mi ha spogliata con la forza, lasciandomi nuda nonostante cercassi di calmarlo», ha continuato tra le lacrime. Infine la violenza: «Terrorizzata e vedendolo così aggressivo e ubriaco, cedevo». Erano entrati in casa alle 4, poco prima delle 8 Aissaoui l'ha chiusa a chiave in bagno ed è uscito dall'appartamento al piano terra. La marocchina è riuscita a scappare dalla finestra e si è seduta in strada sotto choc. L'ha notata mezz'ora dopo un passante, al quale ha raccontato cosa le era accaduto appena le ha rivolto la parola per chiederle se avesse bisogno di aiuto. Gli investigatori hanno impiegato circa un'ora per individuare in strada l'uomo, che camminava in direzione di via Lorenteggio. È emerso che frequentava anche l'appartamento di un'amica a Corsico ed è lì che è stato trovato il cellulare della vittima. L'uomo, difeso difeso dal legale Massimiliano D'Alessio, nell'interrogatorio davanti al gip ha sostenuto di aver avuto un rapporto sessuale a pagamento proposto dalla donna e poi di aver litigato con lei. Il giudice Alessandra Del Corvo ha convalidato il fermo e disposto la custodia in carcere.​

Ultimo aggiornamento: 18:38 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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