Insegue e urta col furgone un ciclista dopo la lite per il sorpasso azzardato

Lunedì 24 Settembre 2018 di Fulvio Fioretti
Un gruppo di cicloamatori
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Ha sorpassato in furgone un gruppo di ciclisti, inveendo contro di loro perché, a suo dire, creavano intralcio sulla strada. Loro non si sono sottratti alla discussione, gli hanno risposto per le rime, ma di certo non pensavano che la situazione degenerasse fino a tal punto: il conducente del mezzo, dopo essere sceso dall’abitacolo, prima ha estratto un pugnale tirapugni e li ha minacciati, poi, quando ha visto il gruppetto ripartire, è risalito a bordo del mezzo per inseguirli e ha urtato uno di loro, facendolo rovinare sull’asfalto. Un episodio inquietante quello avvenuto ieri mattina in via Roma a Vittorio Veneto, conclusosi con la denuncia del conducente del furgone, C.E., 62enne residente in città, segnalato dai carabinieri di Vittorio Veneto alla Procura di Treviso per il reato di minacce aggravate e porto abusivo di arma da taglio. Il ciclista ferito, V.R., 50 anni, è stato subito trasferito in pronto soccorso dove i medici gli hanno riscontrato diversi traumi, dovuti alla caduta, per una prognosi complessiva di 30 giorni.
 
Erano circa le 11 di ieri mattina e il furgone del 62enne stava scendendo da Longhere verso Vittorio Veneto. Sulla strada c’erano quattro ciclisti e il mezzo da lavoro avrebbe azzardato una manovra pericolosa, stando a quanto riferito dai testimoni, per sorpassare il gruppetto. Poi si è fermato a un bivio ed è stato raggiunto. I ciclisti, con gesti espliciti, hanno mandato a quel paese il 62enne per il sorpasso avvenuto pochi secondi prima ma l’uomo, invece di proseguire oltre, è sceso imbufalito minacciando i presenti con un coltellaccio. I ciclisti, a quel punto, hanno pensato bene di riprendere la marcia per cercare di allontanarsi, ma il 62enne non voleva in alcun modo soprassedere e lasciare che la vicenda si concludesse in quel modo. Così li ha inseguiti e ha urtato, a quanto pare volontariamente, il telaio di una delle due ruote, facendo precipitare il ciclista a terra. Gli altri tre, a quel punto, hanno subito chiesto l’intervento dei carabinieri di Vittorio Veneto guidati dal comandante Giuseppe Agresti. I quali, dopo aver contattato il Suem 118, hanno raccolto le testimonianze dei presenti e, ricostruita la vicenda, denunciato il 62enne. 
Il 62enne però, a differenza di quanto dichiarato dai ciclisti, sostiene di essere stato lui, al principio almeno, vittima di un pestaggio. «Quando sceso uno di loro si è tolto il caschetto e mi è venuto incontro - afferma l’uomo -. Io ho cercato di colpirlo, questo è vero, ma successivamente è stato lui ad affondare i colpi più pesanti. Tant’è che pure io sono andato in ospedale, dove sono stato sottoposto a una tac di controllo». Secondo il 62enne, che verrà sentito in giornata in comando, dov’è stato convocato, la vittima sarebbe proprio lui. «Ho inseguito il gruppo e ho estratto il coltello ma non ho investito il ciclista, mi sono solo avvicinato per provare e fermarlo, l’ho toccato ed è caduto». «Sono sotto choc, tant’è che in questo momento sono in ospedale (raccontava al telefono ieri pomeriggio) perchè soffro di cuore e sono sotto monitoraggio».
 
Ultimo aggiornamento: 08:55 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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