CAVALLINO TREPORTI - Doveva essere un allenamento come tanti altri, invece è stato l’inizio di due oltre due mesi di malattia culminati con un intervento chirurgico. Inciampa in un tombino, ottiene 18.600 euro di risarcimento per i danni fisici e morali subiti. Ancora una caduta su un marciapiedi del litorale con relativo infortunio e successivo risarcimento. Questa volta è toccato ad una donna di 43 anni di Cavallino-Treporti, F.C., che ha concluso con un accordo stragiudiziale la vertenza che ha visto coinvolto il Comune. L’incidente è successo il 16 dicembre del 2015, attorno alle 9.30, quando la donna stava compiendo un allenamento di jogging lungo via Grisolera, nella zona di Ca’ Savio. Improvvisamente però è inciampata cadendo rovinosamente a terra a causa del bordo sporgente di un tombino, presente nel marciapiede.
Violento l’impatto con l’asfalto, tanto che nell’urto la donna ha riportato una frattura scomposta del polso destro. Per questo è stata immediatamente ricoverata in ospedale e sottoposta successivamente ad un intervento chirurgico. Dopo un periodo di convalescenza e malattia, durato per oltre due mesi, nel corso del quale la 43enne è stata costretta a sospendere la propria attività lavorativa di commerciante, la donna ha deciso di rivolgersi all’avvocato Giorgio Caldera del foro di Venezia. Il legale, ritenendo impegnata la responsabilità del Comune quale proprietario del sedime stradale e obbligato alla sua manutenzione per garantirne l’utilizzo in piena sicurezza da parte degli utenti, ha provveduto ad avanzare richiesta di risarcimento all’Amministrazione comunale. La compagnia assicuratrice dell’ente ha preferito avviare una trattativa con l’avvocato.
Ultimo aggiornamento: 16 Settembre, 10:24
© RIPRODUZIONE RISERVATA Violento l’impatto con l’asfalto, tanto che nell’urto la donna ha riportato una frattura scomposta del polso destro. Per questo è stata immediatamente ricoverata in ospedale e sottoposta successivamente ad un intervento chirurgico. Dopo un periodo di convalescenza e malattia, durato per oltre due mesi, nel corso del quale la 43enne è stata costretta a sospendere la propria attività lavorativa di commerciante, la donna ha deciso di rivolgersi all’avvocato Giorgio Caldera del foro di Venezia. Il legale, ritenendo impegnata la responsabilità del Comune quale proprietario del sedime stradale e obbligato alla sua manutenzione per garantirne l’utilizzo in piena sicurezza da parte degli utenti, ha provveduto ad avanzare richiesta di risarcimento all’Amministrazione comunale. La compagnia assicuratrice dell’ente ha preferito avviare una trattativa con l’avvocato.
