Igor morto a 14 anni per un "gioco" sul web, sequestrati i siti sull'autosoffocamento

Giovedì 13 Settembre 2018
Gioco mortale, quattordicenne muore soffocato: giallo a Milano

La bara sparisce lentamente nella fossa accompagnata dal cigolio della manovella che il padre ha deciso di girare personalmente.

Lui che è stato accanto al figlio in tutte le scalate, vuole essergli vicino anche nell'ultimo momento. Al cimitero di Lambrate sono in tanti a indossare la maglietta bianca della squadra di bouldering, l'arrampicata sui massi che era la passione di Igor Maj, il 14enne morto lo scorso 6 settembre impiccandosi al letto a castello nella sua casa di Milano. 

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Una fine inizialmente archiviata come suicidio e che invece ora assume contorni diversi a causa della cronologia trovata sul suo cellulare e sul pc. «Poco prima del gesto aveva visto un video in cui si mostravano 5 sfide pericolosissime che fanno i ragazzi su internet - ha raccontato Ramon Maj, il padre, noto climber -. C'era anche la sfida dell'auto-soffocamento con le corde. Nel video la buttavano lì come se fosse un gioco». L'ipotesi che prende piede è che si sia trattato di un incidente dopo la visione di quel filmato, che ora la Procura ha deciso di oscurare, assieme a molti altri simili, intervenendo direttamente sui provider, come YouTube. Nel decreto di sequestro d'urgenza, firmato dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano e dal pm Letizia Mocciaro, si fa anche riferimento alla possibilità che l'adolescente, già piccolo campione di arrampicata, possa aver tentato il folle gioco per sentire «l'euforia di quando a 7mila metri di quota ci si trova senza ossigeno». 
 


Il video incriminato è stato pubblicato su YouTube l'11 novembre 2016 ed è stato visto da quasi 900mila persone. Una voce narrante italiana descrive cinque sfide che vengono affrontate dai ragazzi sull'onda dell'emulazione e della ricerca dello sballo senza sostanze. Le descrive come «pericolosissime» ma intanto ne fornisce i dettagli, parlando appunto anche dello «space monkey» o «choking game» (ribattezzato anche 'blackout'), un'asfissia controllata di pochi secondi a cui segue una botta di euforia al risveglio. «Basta una corda e un sacchetto di plastica e soffocarsi finché non si sviene. Assolutamente pericolosissimo», dice la voce. Probabilmente Igor ha tentato la stessa cosa ma, una volta svenuto, non è riuscito a riprendersi e il peso del corpo lo ha strangolato. «Sono arrivato mentre lo stavano rianimando, la scena ovviamente sembrava quella di un suicidio ma non poteva essere così - ha raccontato il padre -. Non c'erano lettere e neppure i presupposti. Igor era allegro, il giorno prima siamo andati in palestra, non c'erano allarmi. Vogliamo una spiegazione medica per quello che è successo, vogliamo che altri capiscano che non è un gioco». Nel provvedimento dei pm milanesi si legge che «di questa pratica assurda» si era iniziato a parlare da febbraio, quando un altro 14enne «venne trovato in fin di vita a Tivoli (Roma) strangolato dal cavo della sua Playstation, poi morto qualche giorno dopo». I magistrati per capire «chi vi sia dietro questo macabro gioco» e soprattutto per far sparire dal web quei filmati hanno aperto un fascicolo per istigazione al suicidio e disposto il sequestro «mediante ordine agli Internet service provider» di inibire e rimuovere i video sull'auto-soffocamento. Più arduo bloccare i siti che per primi li hanno caricati, perché spesso sono hanno domini anonimi e server all'estero. Nel frattempo, un'indagine conoscitiva, senza ipotesi di reato né indagati, per l'autopsia e gli accertamenti dei carabinieri era già stata aperta e prosegue in parallelo.​

Ultimo aggiornamento: 14 Settembre, 17:26 © RIPRODUZIONE RISERVATA