Colpo al distributore, aspirati i soldi: bottino risucchiato con un tubo

Giovedì 6 Settembre 2018 di Fulvio Fioretti
Il distributore Tamoil a San Vendemiano
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SAN VENDEMIANO - Assalto al self service del distributore Tamoil di Mario Braido, ex presidente provinciale della Federciclismo e fiduciario Coni, in via Resistenza la scorsa notte. Il bottino si aggira sui 1.500 euro. Il titolare ha avuto la brutta sorpresa ieri mattina, al momento dell’apertura, anche se durante la notte, poco dopo le 3, gli era arrivato un messaggio sul cellulare che dava l’accettatore di banconote guasto. «Non ci ho fatto caso, perché un guasto può capitare - dice Braido - E mi ero ripromesso di intervenire la mattina, ma invece la cassa era stata svuotata».

NUOVO METODO Fino a qualche tempo fa il colpo ai self service richiedeva un’azione congegnata da più persone, la colonnina veniva strappata dalla base e portata via su furgoni. Ultimamente invece la tecnica è cambiata: nelle riprese delle telecamere di sorveglianza si vede all’opera una sola persona che in pratica smonta la parte superiore della struttura, quella non blindata e - dopo aver allargato con un attrezzo l’imboccatura dell’accettatore - inserire una sorta di tubo, probabilmente un potente aspirapolvere, con il quale ha risucchiato le banconote dalle casse.

Il malvivente è arrivato a piedi attraverso la campagna sul retro del distributore, forse dal park del Conè, e dopo aver tagliato la rete di recinzione ricavando un passaggio si è messo al lavoro. Probabilmente un complice lo attendeva. «È una nuova tecnica che stanno mettendo in pratica da qualche mese – afferma Braido che ha visionato le immagini – Quello era un professionista. Ha lavorato una decina di minuti per smontare i coperchi e poi inserire da sopra quell’aspirapolvere nella fessura dove si inseriscono i soldi, almeno sembra tale o un attrezzo simile. Quando passava qualche auto chiudeva lo sportello e si nascondeva. Poi riprendeva con lo stesso metodo. Ha fatto proprio un bel lavoro. Ma ora sono stufo». Dopo la denuncia ai carabinieri che hanno avviato le indagini e visionato a loro volta le immagini del colpo, nella giornata di ieri il self service è stato ripristinato dai tecnici inviati dalla società.

ESASPERAZIONE Per il distributore Tamoil e Mario Braido si tratta del quarto furto subito in una decina di anni, la seconda volta per la colonnina del self servizi.
Tre anni fa una spaccata al chiosco, svuotato di computer, fotocopiatrice, stampante, dopo aver provato invano con il self service. E infine sono stati svuotati qualche tempo fa anche i distributori automatici di bevande e gadget. «E dico basta - afferma – ho tanta rabbia in corpo, non siamo tutelati e siamo sempre ad alto rischio. Io mi difenderò con ogni mezzo, si sappia. Spero tanto che cambino quella legge sulla legittima difesa, altro che buonisti. I ladri devono solo pregare che non arrivi al distributore mentre mi stanno facendo il furto. Io per ovvi motivi, e perché mi preoccupo dell’attività ogni tanto faccio un giro di notte».
Ultimo aggiornamento: 17:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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