Il servizio di leva? Non ne ho un bel ricordo, forse sbaglio ma dubito che possa curare il malessere dei nostri giovani

Giovedì 6 Settembre 2018
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Caro direttore,
anche in consiglio regionale veneto del ritorno della naja. Oramai però i buoi sono scappati: ergo, stiamo vendendo tutte le caserme dismesse, anzi in alcune le abbiamo usati per i profughi e immigrati. Per una volta mi trovo in disaccordo con chi come Salvini vuole ripristinare il servizio di leva obbligatorio. Secodno me occorre invece ripartire dalle scuole primarie, inserendo da subito almeno due ore settimanali di educazione civica, che tratti tutto: dal rispetto delle Istituzioni, al rispetto della famiglia, delle cose pubbliche e private, cioè l’educazione a non imbrattare le mura e tutti le strutture cittadine, anche all’educazione stradale. Questo si deve fare subito, ripartire con queste ore settimanali dalla prima elementare alla quinta superiore, con un vero voto di conoscen\za al comportamento civico. La scuola fino adesso ha funzionato a corrente alternata, per questo non esiste più un educazione generale, non c’è rispetto per il prossimo. Sarebbe un bel sogno realizzabile, basterebbe una piccola legge.


Francesco Pingitore
Belluno

Caro lettore, non nutro alcun pregiudizio e ho anzi un grande considerazione per il ruolo delle forze armate e per realtà come l’Associazione nazionale alpini.
Ma non ho un ricordo esaltante o formativo del mio periodo di servizio militare. Non perché abbia vissuto esperienze particolarmente negative, ma perché ho avuto l’impressione, che mantengo tuttora, di aver sprecato un anno di tempo. Mi sia perdonata un po’di presunzione, ma in 12 mesi di naja non ricordo di aver imparato nulla che già non sapessi o che mi sia stato poi utile nella vita. E, sia detto con tutto il rispetto, non avevo bisogno di trascorre un anno nell’esercito per acquisire o fortificare valori importanti come il senso del dovere e della patria, il rispetto delle regole e degli altri. A questo avevano già pensato la mia famiglia prima e la scuola poi. Naturalmente so che i tempi sono cambiati. Tanti ragazzi oggi sono privi di punti di riferimento, dentro e fuori le pareti di casa. Potrei sbagliarmi, ma ricordando la mia esperienza personale, dubito che il ripristino del servizio militare obbligatorio possa essere la soluzione a questo problema. Sarebbe un enorme investimento, ma temo di dubbia efficacia. Concordo quindi con lei: meglio puntare sulla scuola, obbligando magari i giovani a dedicare una parte del loro tempo ad attività al servizio della società e degli altri.

 
Ultimo aggiornamento: 15:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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