Padova - L'intero mondo della musica classica è in lutto: questa notte a Padova è morto il maestro Claudio Scimone, fondatore e direttore dei Solisti Veneti dal 1959. Avrebbe compiuto 84 anni il 23 dicembre prossimo: il decesso a causa di problemi respiratori, dieci giorni fa era stato vittima di una rovinosa caduta, mentre era in ferie, che gli aveva provocato la frattura di alcune costole.
L’ultimo concerto dei Solisti Veneti si era tenuto il domenica scorsa a Bressanone. Il prossimo sarebbe dovuto essere il 14 settembre nella Chiesa di Santa Caterina a Padova e poi il 16 settembre a villa Pisani Bosetti di Bagnolo di Lonigo, Vicenza.
LA CARRIERA Dopo aver studiato direzione d’orchestra con i maestri Mitropoulos e Ferrara, Scimone aveva raggiunto notorietà internazionale dirigendo alcune orchestre sinfoniche, tra cui la London Philharmonia e la Royal Philharmonic di Londra, oltre a Yomiuri Nippon Symphony Orchestra e la New Japan Philharmonic di Tokyo.
Nel 1959 ha fondato a Padova l'orchestra da camera "I Solisti Veneti" con i quali ha tenuto oltre 6.000 concerti in tutti i continenti, partecipando a importanti festival internazionali (tra i quali, 19 volte, il Festival di Salisburgo). È stato direttore d'orchestra alla Gulbenkian Orchestra di Lisbona, dal 1979 al 1986, e ne era ancora direttore onorario. Sue sono le prime esecuzioni moderne di: Mosè in Egitto, Maometto secondo, Edipo a Colono di Rossini; l'Orlando Furioso di Vivaldi; Le Jugement Dernier di Salieri; Guilaume Tell di Grétry. Nella rinata Fenice, ha diretto la prima ripresa moderna della versione veneziana del Maometto secondo di Rossini.
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