Boom di clienti ad ogni ora del giorno
Scovata casa-squillo, maitresse irregolari

Lunedì 3 Settembre 2018 di Maria Elena Pattaro
Cellulari registri e prodotti sequestrati dai Carabinieri nella casa a luci rosse
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MONSELICE - Dall'esterno sembrava una casa come tante altre, ma una volta varcata la soglia ci si trovava catapultati in un tempio del piacere in cui le prostitute cinesi davano appuntamento ai loro clienti. A scoprire l'appartamento a luci rosse sono stati i carabinieri, che nei giorni scorsi hanno fatto irruzione in una casa del centro, denunciando le due donne cinesi, entrambe irregolari in Italia, che si trovavano lì al momento del blitz. Le due asiatiche, una di 60 anni, l'altra di 58, dovranno rispondere del reato di esercizio di casa di prostituzione e sfruttamento. Il sospetto degli inquirenti, infatti, è che le due signore costringessero alcune ragazze, probabilmente connazionali, a incontrare qui i loro clienti.

E se la più anziana aveva tutta l'aria di essere la maitresse della casa di incontri, la sua complice sembrava avere anche una certa dimestichezza con il mestiere, a giudicare dagli abiti succinti che indossava quando i carabinieri sono entrati nell'abitazione. Le due donne, seppur messe allo scoperto non hanno battuto ciglio: non una parola sull'attività che si svolgeva tra quelle quattro mura. Ma il materiale raccolto e messo sotto sequestro lascia pochi dubbi a riguardo: sotto sigilli sono finite infatti parecchie confezioni di preservativi e gel utilizzati nei massaggi erotici, oltre ai cellulari delle donne e ad alcuni quaderni pieni di cifre e ideogrammi cinesi.
IL REGISTRO Le pagine dense di appunti potrebbero contenere indizi utili alle indagini, fornendo tasselli utili a ricostruire l'intera rete di sfruttamento della prostituzione in cui sembrerebbero finite parecchie ragazze. Alle domande degli inquirenti le due cinesi denunciate hanno risposto con il silenzio, come succede spesso in casi come questo: gli appartamenti riservati agli incontri piccanti spesso non sono che basi di un giro d'affari e di sfruttamento ben più ampio, rispetto al quale le singole pedine hanno l'obbligo di tenere la bocca cucita per non far saltare l'intera organizzazione. Impossibile nascondere invece l'insolito via vai che da qualche tempo interessava quella casa in apparenza così anonima. 

I CLIENTI Il continuo andirivieni di uomini a tutte le ore del giorno aveva insospettito alcuni vicini, tanto da far scattare la segnalazione ai carabinieri. Dopo giorni di indagini e di appostamenti, lo scorso fine settimana i carabinieri hanno fatto irruzione in casa, cogliendo alla sprovvista le due cinesi irregolari. Per il momento quelle scattate nei loro confronti sono le uniche due denunce a piede libero, ma i militari dell'Arma stanno indagando anche sul conto dell'affittuario della casa, cinese pure lui, per capire se sia coinvolto nel traffico.

I PROPRIETARI Del tutto estranei alla vicenda sembrano invece i proprietari dell'abitazione, a cui era giunta voce delle visite assidue ricevute dai nuovi inquilini. Purtroppo il sospetto che all'interno si facesse qualcosa di losco si è trasformato in realtà dopo il blitz dei carabinieri. Nei giorni precedenti all'irruzione i militari avevano fatto degli appostamenti per capire chi ronzava attorno all'abitazione. Chiunque fossero gli inquilini una cosa era certa: ricevevano troppe visite maschili e questo non poteva che alimentare i sospetti che la casa venisse usata per appuntamenti a luci rosse.


    
Ultimo aggiornamento: 09:35 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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