ROVIGO - Trovati in una azienda agricola di Rovigo 33 lavoratori extracomunitari in «nero», reclutati da un intermediario in alcuni centri di accoglienza della provincia di Padova. All'azienda è stata comminata una sanzione per 101.000 euro mentre l'intermediario è stato denunciato anche per sfruttamento del lavoro. Gli accertamenti sono stati condotti dal Nucleo Carabinieri di Rovigo, dall'Ispettorato del lavoro di Ferrara Rovigo con i militari di Carmignano di S.Urbano (Padova).
La maggior parte degli irregolari (8 donne e 25 uomini) erano della Nigeria, della Costa D'Avorio, del Senegal e del Gambia, ed erano stati «reclutati» da alcuni Centri di accoglienza per richiedenti asilo, nel padovano, da un marocchino, titolare di una ditta con sede nel rodigino, che li accompagnava e li riprendeva dal posto di lavoro.
Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 09:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA La maggior parte degli irregolari (8 donne e 25 uomini) erano della Nigeria, della Costa D'Avorio, del Senegal e del Gambia, ed erano stati «reclutati» da alcuni Centri di accoglienza per richiedenti asilo, nel padovano, da un marocchino, titolare di una ditta con sede nel rodigino, che li accompagnava e li riprendeva dal posto di lavoro.
Negli accertamenti sono emerse anche violazioni in materia di prevenzione sul lavoro. Gli immigrati erano impiegati nella raccolta del pomodoro con orari oltre le 8 ore a 5 euro l'ora senza però essere stati mai pagati.