Migranti, forestali alla frontiera sulla rotta Balcanica: i sindacati si spaccano

Giovedì 30 Agosto 2018 di Antonella Lanfrit
Migranti, forestali alla frontiera sulla rotta Balcanica: i sindacati si spaccano
 Il servizio «nuovo» non è ancora partito. Si stanno definendo gli ultimi dettagli e, probabilmente, tra uno o due giorni se ne saprà di più. È ciò che filtrava ieri negli ambienti del Corpo forestale regionale dopo la riunione operativa che si è tenuta martedì in Regione tra la direzione dell'assessorato alle Risorse agricole e il questore di Trieste per coinvolgere il Corpo forestale nella segnalazione dei migranti che si presentassero al confine, provenienti dalla rotta Balcanica. La decisione assunta dalla Giunta regionale venerdì di schierare anche i forestali nelle operazioni di contrasto all'ingresso di migranti irregolari in Friuli Venezia Giulia è, dunque, alla definizione dei dettagli per essere definitivamente operativa, con il coinvolgimento di 23 unità, 15 della centrale di Trieste 8 di quella di Duino. Il passar dei giorni non ha comunque diminuito la distanza tra le posizioni dei sindacati che  rappresentano i forestali, con la UilFpl in posizione favorevole e i rappresentanti di Cgil e Cisl critici sulla decisione dell'Esecutivo. «Per affrontare il problema dei migranti lungo l'Isonzo a Gorizia, già da anni è coinvolto il Corpo forestale regionale, soggetto presente nelle ordinanze di ordine pubblico che sono state emesse nel corso del tempo dalla Questura competente», racconta Michele Lampe, responsabile regionale UilFpl Comparto unico, per motivare la posizione a favore della decisione assunta dalla Giunta. «In quelle occasioni il compito dei forestali, in virtù della loro profonda conoscenza del territorio, è stata quella di accompagnare le altre Forze dell'Ordine lungo i sentieri della zona dettaglia Lampe -. Nel caso di rintraccio di migranti, a quel punto subentrava l'intervento degli agenti di polizia». Vogliono arrivare a un confronto con la Regione, invece, i rappresentanti della funzione pubblica di Cgil, Cisl, Ugl e Cisal che ieri hanno condiviso una domanda di incontro che sta per essere recapitata al presidente della Regione, al direttore dell'assessorato alle Politiche forestali e alla direzione della Funzione pubblica.
«Sappiamo che già in passato i forestali sono stati messi a disposizione dell'ordine pubblico afferma Massimo Bevilacqua, segretario della Fp Cisl -, ma quella non è la competenza primaria del Corpo. Le 23 unità che saranno coinvolte nell'operazione decisa dalla Regione aggiunge - saranno tolte dalla loro funzioni principali». In attesa del faccia a faccia, sul fronte migranti non si placano le reazioni al voto favorevole per il taglio dei fondi sul Programma annuale per l'integrazione registrato in VI Commissioni consiliare martedì. Difendono la posizione votata dalla maggioranza di governo il consigliere della Lega Nord Antonio Calligaris e la consigliera di Forza Italia Mara Piccin, mentre va all'attacco il consigliere regionale di Open Fvg, Furio Honsell. «Finalmente è stato abbandonato il concetto tanto caro alla Sinistra di educare la nostra gente alla convivenza con i richiedenti asilo ha sostenuto l'esponente del Carroccio e d'ora in poi i soldi dei contribuenti saranno utilizzati per finanziare progetti volti a educare e obbligare i richiedenti asilo a rispettare le regole».
Quanto all'obiezione delle opposizioni di voler smantellare l'accoglienza diffusa dei migranti, Calligaris ha precisato che «sono stati soppressi i finanziamenti aggiuntivi che la Regione assegnava ai Comuni che accettavano di accogliere i richiedenti asilo. Per un piccolo e medio Comune i fondi regionali erano compresi tra i 7mila e i 15mila euro I Comuni che hanno aderito allo Sprar potranno tranquillamente continuare a portare avanti i loro progetti di accoglienza usando i fondi statali e integrandoli con fondi propri». Di tutt'altro avviso Honsell, per il quale i tagli saranno «su progetti avviati e su risorse fondamentali per una equilibrata gestione del fenomeno migratorio». Ripercorrendo i contenuti dell'audizione dei prefetti avvenuta in Commissione consiliare, Honsell ha aggiunto che «malgrado l'impegno e la buona volontà di molti, la maggioranza e in particolare l'assessore alla Sicurezza Pierpaolo Roberti si sono dimostrati insensibili all'ascolto non solo del mondo del volontariato, ma anche dei prefetti e sembrano intenzionati a proseguire nella loro strategia».
Per l'assessore Roberti, ha attaccato Honsell, «siamo sempre e continuamente dentro un'interminabile campagna elettorale permanente». Difende la scelta operata in Commissione e attacca il voto contrario espresso dal M5S l'esponente azzurra Piccin, che sollecita anche l'emanazione di provvedimenti del Governo nazionale per un'azione più incisiva sul fenomeno migratorio. «Per aver risultati in tema di gestione dell'immigrazione ha detto sono necessarie azioni a livello nazionale d europeo» e per questo «attendiamo l'approvazione dell'annunciato decreto legge su migranti e pubblica sicurezza», ha aggiunto, dicendosi perciò «stupita non poco» del voto contrario al taglio dei fondi al Piano immigrazione espresso dal M5S a livello regionale. «La Regione ha concluso Piccin dispone di circoscritti, ma incisivi, margini di manovra sui quali dobbiamo concentrare le nostre forze».
 
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