VENEZIA - E' scoppiato ieri il caso "Riondino-Salvini" alla Mostra del Cinema di Venezia, e oggi arriva la replica del ministro alle parole del "padrino" della kermesse che aveva dichiarato che, in caso Salvini fosse stato presente alla Mostra, lo avrebbe evitato volentieri: «Il "padrino" della Mostra del Cinema di Venezia, tal Michele Riondino qui in compagnia della tranquilla Asia Argento, si dichiara "contento di non incontrare Salvini". Invece lo incontrerei volentieri, sono curioso e testardo, nella speranza di riportarlo su retta via...». Il vicepremier e ministro dell'Interno ha replicato in un tweet postato a commento di una foto che ritrae i due attori insieme.
Scoppia il caso politico, il "grillino" Riondino: «Salvini alla Biennale? Io lo eviterei»
Il "padrino" della Mostra del Cinema di Venezia, tal Michele Riondino qui in compagnia della tranquilla Asia Argento, si dichiara "contento di non incontrare Salvini”.
Invece lo incontrerei volentieri, sono curioso e testardo, nella speranza di riportarlo su retta via...😄 pic.twitter.com/lmlbwXvSj0— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 29 agosto 2018
ZAIA: MANCA DI UMILTA'
«Do schei de mona in scarsea no fa mai mal. Questo vecchio e saggio detto veneto significa che nella vita bisogna essere umili e saper anche tacere senza voler sempre fare il primo della classe. Mi dispiace per Riondino per le sue dichiarazioni sul Ministro Salvini, ma sarebbe stato lo stesso rispetto a qualsiasi politico senza eccezione alcuna, ha rovinato la sacralità della Mostra». Lo dice il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, sulle dichiarazioni rilasciate dal "padrino" della Mostra del Cinema di Venezia Michele Riondino riguardo al ministro dell'Interno.
«Forse Riondino non sa - aggiunge Zaia - che noi non abbiamo mai politicizzato questa manifestazione e i politici non sono mai saliti sul palco. Non serviva davvero che arrivasse questa persona a violentare il senso vero della Mostra del Cinema». «È disdicevole - prosegue il Governatore - che lo abbia fatto uno che non tiene affatto in considerazione che proprio il "tollerantèe" Veneto gli ha affidato l'incarico, pur conoscendo bene le sue idee. Insomma il "tollerante" Veneto ha dato un prestigioso incarico all'intollerante Riondino, il quale, affermando "lo eviterei se lo incontrassi", non offende in realtà Salvini, ma tutti i cittadini che ha votato scegliendo questo Governo.