Suor Cocaina, droga nascosta nei tacchi delle scarpe scoperta all'aeroporto

Martedì 14 Agosto 2018 di Federica Macagnone
Suor Cocaina, droga nascosta nei tacchi delle scarpe scoperta all'aeroporto
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Denise Marie Woodrum, 51enne suora del Missouri seguace delle Adoratrici del Sangue di Cristo, era sicura che nessuno avrebbe mai minimamente sospettato di lei e che il passaggio della dogana all'aeroporto di Sydney sarebbe stato un gioco da ragazzi. Si sbagliava in pieno: appena atterrata, l'hanno pizzicata con un chilo di cocaina nascosto nei tacchi (altissimi) delle scarpe e l'hanno sbattuta in cella. Per lei, a un anno di distanza dall'arresto, sta per arrivare a giorni l'ora del giudizio, che non si preannuncia particolarmente clemente: i magistrati, che hanno ricostruito tutti i suoi spostamenti, appaiono infatti poco propensi a credere alle storie nebulose che Marie Denise ha raccontato finora per spiegare la presenza di droga nelle sue scarpe. 

La suora si è finora giustificata dicendo di essere stata tradita da un misterioso uomo conosciuto online e che lei non ha mai visto, un certo Hendrik Cornelius, al quale lei avrebbe promesso aiuto, accettando di andare in Australia per lui portando nei tacchi oggetti da rivendere: non sapeva assolutamente che si trattasse di droga. Affermazioni che hanno strappato più di un sorriso al giudice della Corte distrettuale Penelope Wass: «Tutto il suo racconto è incoerente e incredibile, a partire dal fatto che sia stata ingannata online da un uomo mai visto». Il procuratore Ben Dunstan, dal canto suo, la accusa di mentire e di essere stata pienamente conscia di rivestire il ruolo di corriere della droga all'interno di un'organizzazione criminale.

Tra i vari indizi che fanno nascere mille sospetti sulla sua piena consapevolezza, ci sono anche i suoi strani spostamenti prima dell'arresto, non legati alla sua attività di suora, durante i quali aveva scambiato centinaia di messaggi con Cornelius: Marie Denise era volata all'inizio di luglio dal Missouri al Texas, poi a Trinidad e Tobago il 18 luglio. Il giorno seguente era andata in Suriname, in Sud America, e il 25 luglio aveva mandato un messaggio a qualcuno chiamato "Stacie": «Questo intero viaggio è pagato e prevede un pagamento aggiuntivo per il lavoro svolto». Il 30 luglio aveva inviato un messaggio in codice a Cornelius, il 2 agosto gli aveva spedito un elenco di spese per hotel e voli e poi era partita per Sydney, dove la sua corsa si è arrestata. Fermata in aeroporto aveva detto di essere venuta in Australia per vedere l'Harbour Bridge e l'acquario e che le scarpe nella sua valigia erano un regalo per sua madre. Quando l'hanno informata che nei tacchi c'era cocaina ha risposto sgranando gli occhi: «Perché, quanta ne avete trovata?». 

Poi, una volta interrogata, ha insistito nel dire di essere stata raggirata da quell'uomo in cui lei vedeva la possibilità di un amore e che le inviva messaggi del tipo "Mi prometti che non mi lascerai mai?" o "Tu sei la mia unica e prima vera famiglia!". Comunque stiano le cose, va detto che Marie Denise, diventata suora dopo un matrimonio fallito e gravi problemi di salute, è descritta da tutti come una donna emotivamente fragile e suggestionabile. «Questa storia è stata un grande choc per tutta la famiglia - dice il padre, che vive in Illinois - Mia figlia era una ex insegnante con un master in marketing, ma soffriva di depressione e aveva subito un'isterectomia. All'improvviso ha incontrato qualcuno con cui ha parlato e ci ha detto che stava andando a fare un viaggio. La sua vita ha preso una svolta in quel momento. Non aveva mai fatto nulla del genere prima, è una cosa che non riesco ancora a capire. Spero solo che non soffra troppo».
Ultimo aggiornamento: 15 Agosto, 20:52 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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