Forze dell'ordine, stop alle assunzioni: Tria non firma il decreto per 8.000 posti

Domenica 12 Agosto 2018 di Luca Cifoni e Francesco Pacifico
Forze dell'ordine, stop all'assunzione di 8mila agenti: Tria non firma decreto
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Mancano la controfirma di Giovanni Tria e parte dei soldi necessari. Almeno dieci milioni di euro per il primo anno. Rischia di saltare così il piano pluriennale straordinario per assumere 8 mila nuovi agenti nelle Forze dell’ordine (1.953 poliziotti, 2.155 carabinieri, 1.125 finanzieri, 861 guardie penitenziarie, 1.300 vigili del Fuoco). Dove, secondo le stime dei sindacati di categoria, ne mancherebbero tra i 40 mila e i 45 mila nella pianta organica.

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C’è il rischio di dover attendere il 2019 per mettere in servizio la prima tranche da 350 unità, che saranno spalmati tra Polizia di Stato, Arma dei Carabinieri, Guardia di finanza, Polizia penitenziaria e Vigili del fuoco. Il provvedimento era stato lasciato in eredità dal vecchio al nuovo governo e l’attuale ministro della Pubblica amministrazione, Giulia Bongiorno, si è subito affrettata a firmare il decreto per portare avanti il progetto. Decreto nel quale sono inseriti altri 7.625 uomini da inserire con il turnover, per un totale di 7975. E visto il risalto che ha nel nostro Paese il tema della sicurezza, l’inquilina di Palazzo Vidoni si è pure impegnata a fare tutti gli sforzi necessari per ampliare il numero dei nuovi ingressi.
 
PORTA STRETTA
Al decreto, però, manca ancora la controfirma di Giovanni Tria. Il ministro dell’Economia deve valutare la sostenibilità finanziaria, visto che le risorse per le prossime annualità vanno allocate nella prossima manovra. Operazione difficile visti i dossier già presenti in manovra. I soldi da trovare sono tanti: dall’avvio della flat tax al reddito di cittadinanza. Da ambienti della maggioranza fanno sapere che il via libera potrebbe arrivare a settembre. Troppo tardi per i sindacati, se si vogliono bandire e tenere i concorsi quest’anno.

LE TAPPE
Lo scorso dicembre il governo Gentiloni approvò un piano straordinario per immettere nelle forze dell’ordine italiane 7.394 uomini in un quinquennio, da spalmare tra tutti i corpi: 350 unità nel 2018, 700 nel 2019, 2.112 nel 2020, 2.014 nel 2012, 2.118 nel 2022. Forze nuove, oltre a quelle che entrano ogni anno con il turn over per sostituire i pensionandi. 

L’ex esecutivo ha anche lasciato nell’ultima manovra dei fondi per far partire l’operazione: un milione e 729mila euro per il 2018, 16 milioni per il 2019, 50 milioni per il 2020, 130 milioni per il 2021, 216 milioni per il 2022. Ma non sono insufficienti. Spiega Gianni Tonelli, oggi parlamentare della Lega ed ex segretario del Sap: «Ogni nuovo agente costa intorno ai 30mila euro lordi allo Stato». Soltanto per la prima tranche servirebbe quasi dieci volte di più di quanto previsto dal vecchio esecutivo. Risorse che adesso dovrà trovare Tria. «E servono soldi - conclude l’esponente del Carroccio - per affrontare gli effetti di un turn over per anni al 55 per cento, che ha portato gli uffici ad avere il 20 per cento del personale in meno. Soltanto nel 1990, per le divise, avevamo l’equivalente di 90 milioni di euro. Oggi siamo a 15,8». 

IL QUADRO NORMATIVO
Aggiunge il successore di Tonelli alla guida del Sap, Stefano Paoloni: «Intanto dobbiamo affrontare col governo sia la questione del riordino delle carriere sia il rinnovo della parte normativa del contratto.

L’ultimo accordo ci aveva garantito aumenti bassissimi, di fatto sufficienti a compensare il forfaittario mensile di 80 euro, tolto negli anni scorsi». Riguardo alle assunzioni extra, il leader sindacale è sicuro che «se ne riparlerà nel 2019 per i concorsi. Quest’anno si farà soprattutto il turnover: nella Polizia si farà fronte scorrendo le graduatorie del concorso da 1.148 allievi agenti, bandito nel 2017». Stessi timori sono stati espressi dal fronte della Polizia penitenziaria dal Sappe. Per la sigla l’annuncio di «un provvedimento che autorizza l’assunzione di circa 8000 unità per i vari Corpi di Polizia e, significativamente, 1340 per la penitenziaria - si legge in una loro nota - purtroppo non riguarda «nuove assunzioni», ma serve a «finanziarie i concorsi in itinere». Come quello «da 1220 posti che è in dirittura di arrivo».

Ultimo aggiornamento: 13 Agosto, 18:50 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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