Zingari e non rom, nella dittatura del politicamente corretto la sola regola è vietare

Venerdì 10 Agosto 2018
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Caro direttore, leggo il titolo di prima pagina e di pagina 10 del giornale di ieri: Rom via avete rotto. E no Direttore la capotreno ha detto Zingari....... Sono stupito nel constatare che anche il nostro giornale si adegua al politicamente corretto. Solo all'interno del testo viene riportata la giusta parola di zingari, ma come lei, per la maggior parte dei lettori, è il titolo che rimane maggiormente impresso. Sempre comunque con grande stima e apprezzamento.

Rinaldo Rinaldi
Padova


Caro lettore, 
penso che la maggioranza di chi ci legge sappia che i rom sono un dei principali gruppi etnici della popolazione di lingua Romani detta genericamente zingara. Detto ciò lei ha ragione: avremmo dovuto scrivere zingari perché questo era il termine usato (a torto o a ragione) dalla capotreno. E non avremmo dovuto, almeno in questo caso, sottostare ai ridicoli divieti che inibiscono l'uso di alcuni termini perché considerati discriminatori. Ricordo di aver letto qualche anno fa su un quotidiano politicamente correttissimo un dotto e argomentato articolo di Guido Ceronetti che spiegava come era più corretto parlare di zingari che di rom. Lo trovai efficace e convincente. Credo che non dovremmo aver paura delle parole ma preoccuparci del loro uso corretto. Nella dittatura del politicamente corretto esiste invece una sola regola: vietare.
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