Rocchetta: «Lo Stato con i veneti
è come Hitler con gli ebrei»

Lunedì 28 Aprile 2014
Franco Rocchetta e Adolf Hitler
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VENEZIA - «Lo Stato italiano si comporta coi veneti come si comportò il nazismo con gli ebrei. Hitler ha sempre riconosciuto che il suo maestro era Benito Mussolini. E Mussolini è il figlio di Vittorio Emanuele II, di Garibaldi. Hitler torturava e ammazzava gli ebrei e anche lo Stato italiano ha provocato milioni di morti fra i veneti ed i non veneti».

Questo il pensiero di Franco Rocchetta, fondatore della Liga Veneta, da poco scarcerato e coinvolto nell'inchiesta sui separatisti veneti, a La Zanzara su Radio 24.

«Lo Stato italiano - dice Rocchetta - mette in vendita edifici storici in Veneto e intere isole della laguna. Sono esattamente come quei gerarchi che toglievano agli oppositori politici o alle famiglie israelitiche opere d'arte o denari e poi le mettevano in vendita». «Questi - prosegue Rocchetta - sono forse gli ultimi mesi della presenza dello Stato italiano nel territorio della Repubblica Veneta. Lo stato coloniale dimostra con questa inchiesta tutta la sua debolezza. Pacificamente è l'Italia usurpatrice a dover uscire da queste terre. Noi siamo a casa nostra. Esattamente come la Svezia se n'è andata dalla Norvegia, come lo stato di Boemia e Moravia se n'è andato dalla Cecoslovacchia. Ma l'Italia non ha intenzione di andarsene, come gli eroinomani e cocainomani non riescono a rinunciare a cocaina ed eroina».

«Napolitano - dice ancora - è il Presidente di uno stato coloniale che occupa illegalmente i territori della Repubblica Veneta.
Considero Napolitano esattamente come considero i prefetti o i questori della Repubblica Italiana. Sono tutti funzionari di uno Stato che dissangua la società veneta in totale assenza di legittimità». «Lo Stato italiano - conclude Rocchetta - non solo è fallimentare ma è nato e vive in osmosi con la malavita organizzata, è uno Stato mafioso».
Ultimo aggiornamento: 21:53 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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