Famiglia Cristiana ha il diritto di attaccare Salvini, ma i primi a non essere d'accordo sono i suoi lettori

Sabato 28 Luglio 2018
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Caro Direttore,
Famiglia Cristiana , in copertina, ha citato il Vangelo con una frase “ Vade retro Salvini” che Gesù avrebbe detto nel respingere le offerte di Satana.
A parte che Gesù non parlava latino ma un dialetto aramaico, viene da domandarsi da dove arriva simile arroganza che di cristiano non ha nulla. Salvini in questo caso non è il signor Matteo Salvini, ma il Ministro dell’Interno della Repubblica Italiana. Deve rispondere per il suo operato alla Costituzione e non alla Chiesa che è giustamente la casa di tutti i cristiani, ma non può esserlo di tutti gli italiani. Oppure vogliamo finire in uno stato confessionale dove un ministro della Repubblica deve rispondere al proprio vescovo invece che al Presidente della Repubblica?

Enzo Fuso
Lendinara (Ro)


Caro lettore,
delle idee e delle opinioni non bisogna mai avere paura. La Chiesa è una realtà importante delle nostre comunità e ha tutto il diritto di esprimere il proprio punto di vista su temi sociali di grande rilievo come l’immigrazione. Analogo diritto hanno vescovi, sacerdoti e giornali cattolici. La religione non deve confondersi con la politica e farsi partito, ma non può nemmeno diventare un ostacolo al libero confronto delle idee. Il problema vero su cui interrogarsi è piuttosto un altro: quanto certe posizioni, in particolare quelle così estreme come la copertina di Famiglia Cristiana, rappresentino davvero il comune sentire di tanti cattolici italiani. Da questo punto di vista è interessante leggere il dibattito che si è sviluppato sull’attivo sito Facebook di Famiglia Cristiana. Ebbene, gli interventi a favore del “Vade retro Salvini” sono un’esigua minoranza mentre la maggior parte dei molti commenti contestano anche duramente, e proprio dal punto di vista cattolico, quel titolo così estremo e provocatorio.
I social, lo sappiamo, non sono la fotografia della realtà ma ne colgono spesso solo gli aspetti più estremi e conflittuali. Tuttavia fa riflettere questa netta divergenza di opinioni. Il Vangelo insegna che il buon pastore ha il compito di guidare il gregge, ma se lungo la via smarrisce molte pecore forse questo pastore dovrebbe fermarsi e chiedersi se ha scelto proprio la strada giusta.
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