Lotta alle zanzare, fioccano le prime multe per la mancata disinfestazione

Venerdì 27 Luglio 2018
Lotta alle zanzare, fioccano le prime multe per la mancata disinfestazione
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ROVIGO  - Protesti ma non difendi te e gli altri dalle zanzare? Multa di 50 euro. «Non chiederti cosa il tuo paese può fare per te, chiediti cosa puoi fare tu per il tuo paese»: con le debite proporzioni sembra essere in linea con la celebre frase di John Fitzgerald Kennedy la scelta del Comune di Occhiobello impegnato a combattere la battaglia contro le zanzare, vettore del virus West Nile, che in questo primo scorcio d’estate sta imperversando in Polesine, con già quattro polesani contagiati, oltre a un cavarzerano, sempre ricoverato all’ospedale di Rovigo.  
CINQUE CASI CONCLAMATI
A questi prime cinque casi conclamati, quattro dei quali nella forma più grave di manifestazione del virus, quella neuroinvasiva, si aggiungono anche due ulteriori contagi umani registrati nel veneziano, a Mira e a Mellaredo di Pianiga. Il contagio si combatte solo evitando le punture di zanzara, unico vettore di trasmissione. Il Comune di Occhiobello, dove risiede uno dei cinque pazienti ricoverati per West Nile virus, da anni ha attivato misure di prevenzione particolari, con tanto di consegna di appositi insetticidi alle famiglie.
CONTROLLI NEI CORTILI
E così, dopo le nuove disinfestazioni disposte in accordo con l’Ulss, mercoledì pomeriggio sono stati eseguiti appositi controlli “antizanzara” nei cortili privati dove sono stati riscontrati focolai di zanzara tigre: «L’ufficio Ambiente e gli agenti della polizia municipale – spiega il Comune di Occhiobello - hanno fatto sopralluoghi a Santa Maria Maddalena individuando abitazioni e stabili condominiali nelle cui aree esterne non erano stati eseguiti i trattamenti antilarvali con i prodotti consegnati dal Comune. Sono scattati i verbali e saranno fatte multe di 50 euro ai proprietari delle abitazioni».
FOCOLAI DI ZANZARA TIGRE
«I focolai sono stati rintracciati proprio nei pressi delle case di chi aveva manifestato proteste sui social senza peraltro segnalarle in Comune – spiega l’assessore all’Ambiente Davide Diegoli - Basta un tombino o un sottovaso per infestare un quartiere, continueremo a effettuare controlli e campionamenti a partire dalle segnalazioni che arrivano al nostro Ufficio ambiente».
Il riferimento dell’assessore Diegoli è ad alcuni post comparsi su Facebook da parte di cittadini che lamentavano la presenza di zanzare che, come è stato dimostrato, derivavano dalla mancata prevenzione in alcuni cortili privati. «La negligenza di alcuni diventa un problema di tutti – aggiunge Diegoli -, mentre le analisi certificate da una ditta incaricata dall’Ulss 5 condotte sulle caditoie pubbliche non hanno riscontrato presenza di focolai, purtroppo vi sono privati che dopo oltre dieci anni di prassi non eseguono i trattamenti e creano infestazioni in alcuni quartieri. Non solo: c’è chi continua a inneggiare alle disinfestazioni con insetticidi dimostrando di non avere capito che abbiamo bandito questo tipo di prodotti per la salute di tutti e che se ciascuno responsabilmente facesse prevenzione come indicato, non ci troveremmo in questa situazione».
Il Comune di Occhiobello fornisce anche alcuni dati sulla base dei campionamenti con le trappole: quest’anno la maggiore piovosità ha favorito una minore presenza della “zanzara caspius” che prolifica fortemente nei periodi siccitosi. Le piogge di giugno e delle ultime settimane, invece, hanno creato un ambiente favorevole alla proliferazione della “zanzara culex” che si sviluppa per deposizione diretta su acqua stagnante.
Anche se, si spiega, «la presenza di culex nel 2018 è inferiore allo stesso periodo dell’anno scorso, ciò può essere dovuto all’estensione dei trattamenti antilarvali su fossati per 30 chilometri». Stabile, invece, la presenza della zanzara tigre.
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