Mamma intrappolata nell'ascensore di vetro sotto il sole con i neonati

Sabato 21 Luglio 2018 di Camilla Bovo
Mamma intrappolata nell'ascensore di vetro sotto il sole con i neonati
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MONSELICE - Ieri mattina da una giovane mamma, rimasta intrappolata con i suoi due figli di appena tre mesi e un anno e mezzo in un ascensore esposto al sole. Il tutto è avvenuto al civico 11 di via Vittorio Veneto, a Monselice, poco dopo le 10.30. I due piccoli erano appena stati visitati dalla pediatra, nell'ambulatorio situato al secondo piano del moderno stabile che ospita anche negozi e uffici. Per tornare al piano terra, la donna, che spingeva la carrozzina con il neonato, ha preso l'ascensore, uno di quelli realizzati in vetro trasparente su tutti e quattro i lati, inserito in una colonna a sua volta trasparente, affacciata sul piccolo parcheggio sottostante. 

Arrivato all'altezza del primo piano, però, l'ascensore si è improvvisamente fermato a causa di un guasto all'impianto elettrico, che ha messo fuori uso anche l'aria condizionata. La temperatura all'interno della cabina, completamente esposta al sole, ha cominciato ad aumentare velocemente. La signora ha immediatamente schiacciato il pulsante per attivare l'allarme, mentre alcune persone di passaggio sulle scale, resesi conto della situazione e soprattutto della presenza dei due bimbi piccolissimi, hanno preferito chiamare i vigili del fuoco di Este. I pompieri sono intervenuti nel giro di un quarto d'ora, quando ormai la temperatura all'interno dell'ascensore si era fatta rovente. In un primo momento hanno utilizzato un elettroventilatore per cercare di far passare aria fresca fino all'ascensore. Ma, visto che i tecnici non arrivavano e che mamma e bimbi davano segno di sofferenza, i vigili del fuoco hanno deciso di agire in maniera più decisiva. Sono riusciti a forzare la porta dell'ascensore, liberando finalmente madre e figli. Le operazioni sono state seguite anche dalla pediatra dei piccoli, che li ha subito visitati, accertando le loro buone condizioni di salute. La famigliola, ripresasi dallo choc, ha quindi potuto fare ritorno a casa, per cercare di dimenticare questa brutta esperienza. 

    
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