«Come va con le tue frontiere?». «Bene, ma Emmanuel non mi dà una mano». È il siparietto scherzoso andato in scena a margine del summit dei leader della Nato tra Giuseppe Conte, al suo debutto, Donald Trump e Emmanuel Macron.
Piena operatività per l’Hub di Napoli. Grazie all’Italia maggiore attenzione della NATO alle sfide dal Sud dell’Europa.#NatoSummit
— GiuseppeConte (@GiuseppeConteIT) 11 luglio 2018
«Piena operatività per l'Hub di Napoli. Grazie all'Italia maggiore attenzione della Nato alle sfide dal Sud dell'Europa», ha twittato in serata il premier, mentre Stoltenberg, durante i lavori si è detto «grato all'Italia per il ruolo che svolge» a Sud, sottolineando che l'hub sarà centrale per «valutare, analizzare, seguire e rispondere in modo più efficace alle sfide che arrivano» da quel quadrante, anche in sinergia con le operazioni di pattugliamento del Mediterraneo delle navi della missione Sea Guardian.
Nel ribadire la «fedeltà» all'Alleanza atlantica, Conte ha sottolineato «l'interesse degli italiani» per il rafforzamento del fianco meridionale, un interesse condiviso anche da vari altri Paesi dell'Alleanza, tra questi, Spagna e Polonia. «In questa prospettiva - ha spiegato - l'hub di Napoli è un passaggio molto importante» poiché le minacce da quell'area sono «significative», a partire dal terrorismo. «Dalla stessa immigrazione - ha avvertito il premier - potrebbero arrivare rischi e pericoli di foreign fighter». Proprio prima di partire per Bruxelles, Conte ha avuto un incontro con Matteo Salvini, per le ultime limature sulla posizione italiana che il capo del Viminale ha portato al tavolo dei ministri dell'Interno alla riunione sulla migrazione a Innsbruck. Un documento condiviso da tutto il governo, come ha confermato Moavero. Mentre Conte ha annunciato «a breve iniziative italiane».
Di migranti il premier ha parlato peraltro anche in una bilaterale con il presidente polacco Andrzej Duda, in un confronto 'francò in cui ha chiesto il rispetto dei principi contenuti nelle conclusioni del vertice europeo di fine giugno. E c'è da scommettere che la migrazione, e più in particolare l'avvio di una trattativa per porre fine ai movimenti secondari, sia stato anche l'argomento al centro del faccia a faccia con Angela Merkel, in un incontro - hanno precisato fonti di Palazzo Chigi - chiesto dalla stessa cancelliera.