Aizza i cani contro la polizia: arrestato un 33enne del posto

Martedì 10 Luglio 2018 di Olivia Bonetti
Aizza i cani contro la polizia: arrestato un 33enne del posto
3
BELLUNO - Arrestato, finito ai domiciliari, condannato e di nuovo in libertà: tutto in due giorni. Si è chiuso con un patteggiamento a 7 mesi e 10 giorni di reclusione il processo celebrato per direttissima a Andrea De Nardo, 33 anni di Belluno. L'uomo avrebbe aggredito i poliziotti intervenuti per sedare una lite con la sua fidanzata convivente e avrebbe liberato contro gli agenti i suoi due cani di razza corso italiano, una razza canina di tipo molossoide che potrebbe incutere timore. Si sarebbe poi calato i pantaloni e avrebbe mostrato il sedere ai poliziotti schiaffeggiandoselo. Ha collezionato così le accuse di violenza privata, resistenza e oltraggio a pubblico ufficiale. Domenica mattina è stato arrestato e ieri giudicato.
 
L'INTERVENTOGli agenti della squadra Volanti della Questura sono intervenuti in via Mameli, l'8 luglio, di prima mattina per la lite tra i conviventi innescata da motivi della custodia dei cani. La convivente di De Nardo aveva chiesto aiuto prima alla madre, intervenuta in sua difesa e aveva tentato di allontanarsi con le valigie, attraversando la strada di fronte casa. L'imputato, dopo averla insultata impedendole di uscire e dicendole che doveva aspettare l'arrivo della polizia che lui aveva appena chiamato, l'avrebbe raggiunta in strada e trascinata, strattonandola con forza. All'arrivo della polizia, intervenuta per assicurare che l'allontanamento volontario della convivente procedesse senza rischi, De Nardo si sarebbe scagliato anche contro di loro con atteggiamento aggressivo. Avrebbe liberato i due cani di grossa taglia contro gli agenti, costringendo i poliziotti a uscire fuori dal cancello. Poi avrebbe inveito contro di loro: «È questo il sevizio che mi dà la polizia? Per quello la gente poi non chiama e si arrangia da sola. Io sono figlio di un colonnello, mi basta una telefonata». E ancora: «Sto tutti i giorni in mezzo ai cani di combattimento, pensate che abbia paura di voi?». E infine si è calato i pantaloni e avrebbe mostrato il sedere ai poliziotti.
IL PROCESSOInevitabili a quel punto le manette che sono scattate per il 33enne bellunese. Per lui sono stati disposti, come deciso dal pm di turno Katjuscia D'Orlando, gli arresti domiciliari. Ieri pomeriggio è stato chiamato in Tribunale a Belluno, di fronte al giudice Enrica Marson per il processo che si è celebrato con il rito direttissimo. Era assistito dall'avvocato Gino Sperandio, che sostituiva l'avvocato di fiducia Mario Spinazzè. Erano presenti anche i due agenti (assistente capo Giovanni Zanolla e Mirco De Boni) e la convivente con la madre. Il legale ha optato per il rito alternativo del patteggiamento e non è stato necessario ascoltare i testi chiamati. Il processo si è chiuso con la sentenza di patteggiamento a 7 mesi e 10 giorni e l'imputato è tornato in libertà, dopo il weekend molto movimentato. Potrebbero però insorgere problemi con i suoi amati cani: è già accaduto che molossidi di grossa taglia siano stati sequestrati a persone finite nei guai con la giustizia.
Olivia Bonetti
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci