Thailandia, in corso salvataggio dei baby calciatori nella grotta di Tham Luang

Domenica 8 Luglio 2018
Thailandia, in corso salvataggio dei baby calciatori nella grotta di Tham Luang
(Teleborsa) - E' in corso l'operazione di salvataggio per recuperare i baby calciatori intrappolati con il loro allenatore in una grotta in Thailandia, di cui si erano perse le tracce lo scorso 23 giugno. I ragazzi, tutti fra gli 11 e i 16 anni, compagni di squadra della "Wild Boards", al termine dell'allenamento avevano deciso di esplorare le grotte di Tham Luang Nang Non, attrazione turistica thailandese, quando sono stati sorpresi dalle forti piogge stagionali che hanno invaso l'ingresso della grotta, chiudendo ogni via d'uscita.

Poi, quando si temeva il peggio, il 2 luglio il miracolo. "Li abbiamo trovati tutti e 13 in vita", aveva detto Narongsak Osatanakorn, il governatore della provincia di Chiang Rai.

Una corsa contro il tempo affannosa e disperata che ha commosso il mondo e tenuto incollati davanti alla tv per giorni e giorni, con squadre di soccorritori giunti da ogni parte del pianeta nel disperato tentativo di salvare le vite dei ragazzini. In un primo tempo si era parlato di una evacuazione subacquea e Akanand Surawan, comandante della "Royal Thai Navy", aveva comunicato l'intenzione di spiegare ai 13 piccoli sopravvissuti la tecnica delle immersioni. Un'operazione che avrebbe richiesto tre, forse quattro mesi, il tempo di attendere la fine della stagione delle piogge.

MORTO UN SUB - Durante le operazioni per salvare i ragazzi intrappolati, ha perso la vita un ex sommozzatore dell'esercito thai. Il soccorritore, 38enne ex sottufficiale della Marina di nome Saman Kunam, era morto alle prime ore del mattino mentre risaliva dal complesso sotterraneo: aveva appena rifornito una delle camere con bombole di ossigeno. "Non ne aveva però abbastanza per tornare in superficie", ha dichiarato il vicegovernatore.

AL VIA OPERAZIONE DI SALVATAGGIO - Di lì in poi è iniziata la corsa contro il tempo e il maltempo per tirare fuori i ragazzi il prima possibile. L'operazione di salvataggio è partita questa mattina quando in Italia erano da poco passate le 5 del mattino e a Mae Sai erano le 10. I ragazzi sono stati informati tutti dell'inizio delle operazioni di recupero e sono "molto determinati" e pronti a uscire. Sono estremamente "motivati" e decisi, come le loro famiglie, aveva assicurato in conferenza stampa il governatore della provincia di Chiang Rai, Narongsak Osatanakorn, citato dal Guardian.

LO "SCHEMA" DEL SALVATAGGIO - I ragazzi partono uno dopo l'altro, scortati ciascuno da due sub. Il percorso per ogni salvataggio dura in media 11 ore. Per concludere le operazioni di recupero, ha avvertito il governatore Narongsak Osatanakorn, potrebbero servire anche "un paio di giorni". E ovviamente c'è l'incognita maltempo.

IN SALVO I PRIMI 6 RAGAZZI - Sono salvi sei dei dodici ragazzi intrappolati nella grotta di Tham Luang in Thailandia con il loro allenatore. E altri sono vicini all'uscita.

UN TEAM DI ALL STAR" - "Ci siamo esercitati tutto il giorno ieri. Vi assicuro che siamo molto preparati a questa missione", ha aggiunto. Il gruppo di sub impegnato nel recupero, fatto di 13 stranieri e cinque Navy Seal thailandesi, è stato descritto come "un team di all-star" dal governatore Narongsak Osatanakorn, che dirige le operazioni.

Il punto più difficile del tragitto è lungo il cunicolo che va dalla ex Pattaya beach dove erano rifugiati i ragazzi alla "Camera 3".
I sub devono percorrere 1,7 chilometri, per un totale tra andata e ritorno che richiede, appunto 11 ore. Medici e soccorritori attendono all'interno e in prossimità dell'uscita della grotta, dove sono stati spostati un migliaio di giornalisti.
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