VENEZIA - Se una profuga è mamma non può essere espulsa perchè «i figli hanno diritto di essere educati all'interno del nucleo familiare per conseguire un idoneo sviluppo della loro personalità». L'ordinanza emessa del tribunale civile di Venezia, una delle prime del genere in Veneto, riguarda l'ospite di una struttura d'accoglienza di Verona a cui è stato concesso «il diritto al riconoscimento della protezione umanitaria». Protagonista della vicenda è una nigeriana di 21 anni sbarcata in Italia nel 2015 assieme al marito. Aveva raccontato di essere fuggita dal suo Paese, dopo una tappa in Libia, perchè minacciata dalla setta degli Aye, alla quale il compagno aveva rifiutato di aderire. La commissione territoriale di Verona, che si occupa del riconoscimento della protezione, aveva però giudicato le sue parole poco credibili, impressione confermata anche dal Tribunale di Venezia, al quale la donna si era appellata. A ribaltare il giudizio è stata la circostanza che nel marzo 2016 la donna ha avuto una bambina.
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