Rissa tra detenuti in carcere: agente della polizia penitenziaria in ospedale

Venerdì 6 Luglio 2018 di Roberta Merlin
Il carcere di via Calatafimi a Rovigo
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ROVIGO - Aggressione ai danni di un agente della polizia penitenziaria. Ieri mattina, all’interno del nuovo carcere affacciato sulla Tangenziale est di Rovigo, una delle guardie è finita all’ospedale dopo essere stata strattonata da un gruppo di detenuti. Il giovane agente della Penitenziaria ha riportato ferite a una spalla, dopo essere stato aggredito da alcuni detenuti.  
LITE FURIBONDA
Erano circa le 9 quando la guardia carceraria è intervenuta per sedare una lite scoppiata nell’area condivisa tra un detenuto nordafricano e un italiano. I due, per futili motivi hanno iniziato a picchiarsi selvaggiamente, attirando l’attenzione degli altri compagni di cella. Quest’ultimi, invece di tentare di dividere i due litiganti, li hanno subito accerchiati, impedendo alle guardie di intervenire per sedare la lite.
DETENUTI IN CERCHIO
Dopo vari tentativi, uno degli agenti è riuscito a farsi strada attraverso il ‘muro di detenuti’, una volta però davanti ai due litiganti che si stavano lanciando calci e pugni, l’agente è stato strattonato e, a sua volta, aggredito. In soccorso del collega, sono intervenuti altri agenti della polizia e solo dopo parecchi minuti la polizia è riuscita a riportare l’ordine all’interno del carcere.
FERITO A UNA SPALLA
La guardia ferita, accompagnata al Pronto Soccorso in tarda mattinata, ha riportato una ferita alla spalla con una prognosi di 18 giorni. A denunciare l’aggressione avvenuta ai danni della guardia carceraria del penitenziario di Rovigo è il segretario regionale della Uil Pa Polizia Penitenziaria Leonardo Angiulli: «Un’altra aggressione ai danni di un collega - tuona Angiulli - La situazione all’interno dei penitenziari è divenuta insostenibile a causa della mancanza di personale. Gli episodi di aggressioni contro gli agenti messi a segno dai detenuti si stanno infatti moltiplicando giorno per giorno. Il Governo deve intervenire sul fronte della sicurezza delle carceri, visto che ormai gli agenti rischiano quotidianamente la vita mentre si trovano al lavoro».
SICUREZZA A RISCHIO
«Il nuovo carcere di Rovigo - continua il numero uno della Uil - è dispersivo a causa delle dimensioni: in servizio effettivo ci sono solo una trentina di agenti per turno per più di 100 detenuti. Troppo pochi per garantire la sicurezza di chi quotidianamente si trova ad operare all’interno del penitenziario, dove, anche poco tempo fa, si era verificato un altro episodio violento nei confronti di un agente».
SOCCORSI IN RITARDO
Angiulli punta il dito poi sulla mancata tempestività dei soccorsi nei confronti della guardia aggredita ieri mattina: «L’agente ferito - spiega - non è stato accompagnato subito al Pronto Soccorso: il funzionario del carcere gli avrebbe detto di farsi visitare dal medico del penitenziario. Solo dopo varie insistenze l’agente, dolorante, è stato accompagnato all’ospedale di Rovigo, dove ha dunque avuto la possibilità di denunciare l’aggressione di cui era stato vittima mentre tentava di sedare una violenta lite tra due detenuti».
CASO ANALOGO A VERONA
Sempre ieri mattina, un’altra aggressione ai danni di un agente si è verificata all’interno della casa circondariale di Verona. «La carenza di personale nelle carceri del Nordest - spiega il sindacalista - costringe gli agenti in servizio a coprire turnazioni estenuanti, con turni in certi casi di 9 ore senza nemmeno una pausa per il pranzo. A questo si aggiunge poi il grave problema della sicurezza. Un esempio si è purtroppo, verificato, ancora una volta, a Rovigo: l’agente aggredito ieri ha rischiato davvero la vita».
Ultimo aggiornamento: 08:33 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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