Giovane migrante spaventa e minaccia i passanti: arrestato e condannato, già libero

Mercoledì 4 Luglio 2018 di Paola Treppo
Giovane migrante spaventa e minaccia i passanti: arrestato e condannato, già libero
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PORDENONE - Richiedente asilo minaccia tutti con un tubo di ferro nella struttura di accoglienza Casa San Giuseppe di Pordenone. Arrestato dalla polizia di Stato per resistenza e minaccia pubblico ufficiale, il migrante, un  pakistano di 27 anni, S.G. le sue iniziali, è stato condannato a 10 mesi di reclusione e rimesso in libertà. 

Tutto è successo ieri, mercoledì 3 luglio. Poco prima delle 16, una volante viene chiamata nella struttura Casa San Giuseppe, usata per la prima accoglienza di immigrati, dove c'è persona che stava minacciando tutti con un tubo di ferro. Con la spranga, l'uomo ha già danneggiato le finestre del piano terra, per poi chiudersi dentro la sua stanza. 

Più volte sollecitato ad aprire la porta da parte degli agenti e dagli operatori della struttura, in un primo tempo il 27enne non ha risposto, tanto da far temere atti autolesionistici. I poliziotti sono comunque riusciti ad aprire la porta e hanno trovato il pakistano con un coltello da cucina; armato con quella lama, il 27enne ha minacciato i poliziotti e poi si è puntato il coltello alla gola. Gli agenti lo hanno disarmato e immobilizzarlo, con non poca fatica. Poi è scattato l'arresto per resistenza e minaccia. 

Il pakistano è stato anche denunciato per il danneggiamento all’interno della struttura di accoglienza e per minacce nei confronti di un operatore della Casa di San Giuseppe. Nella mattinata di oggi, con rito direttissimo, nel Tribunale di Pordenone, è stato condannato a 10 mesi e rimesso in libertà. Il questore Marco Odorisio ne ha disposto l’immediato accompagnamento nel centro di Permanenza per il rimpatrio di Potenza.
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