Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Per AltaRoma ci mancavano solo
Nerone e Messalina, ma la moda...

Martedì 3 Luglio 2018 di Luciana Boccardi
Come accade normalmente per un  set  cinematografico,  AltaRoma  ha sgomberato i locali all’interno degli “studi” di  Cinecittà - dove per cinque giorni  si è svolta la rassegna  destinata  alla moda dell’autunno-inverno 2018-19.   Incontri, sfilate, il tributo a Balestra che ha sconvolto anche il cielo facendo cadere sull’ultima scena della sfilata un acquazzone  memorabile:   “+ il  saluto dal cielo per un grande artista”  - ha detto la mia vicina di posto cercando rifugio sotto la cartella stampa  usata come ombrello  disperato.  Questa edizione ci ha lasciato senza  fiato davanti  al set Antica Roma che,  nella ricostruzione fedelissima  realizzata nell’area che Cinecittà ha destinato a questo remake architettonico,   consente di muoversi, camminare, parlare, fotografare, sedersi sulla scalinata di un palazzo o davanti a una casa povera della Suburra, come se fossimo davvero nell’antica  capital mundi. Mancavano solo Nerone e Messalina da incontrare in qualche viuzza nascosta o seduti a sorseggiare una bibita in una delle piazze ricavate nello spazio urbano rievocativo.  All’interno dei  capannoni “antichi”  -  così come nei vari “teatri”,  Alta Roma ha realizzato una serie di possibilità espositive che con Showcase hanno fatto bingo. Molte le novità, tanti dettagli che presentano la creatività in libertà di espressione. Incontri importanti come lo è stato quello con la formula Au197Sm studiata da Paola Monchesi  e Stefano Maccagnani  per la produzione di tessuti assolutamente speciali, che fondono l’oro con  il filato. Una corrente nano-tech  che consentirà ulteriori sviluppi interessantissimi.
Molti gli eventi “fuori Cinecittà”: da sottolineare la collettiva “Next  Trend”  che si è tenuta  presso  la sede di Banca Intesa S.Paolo. Tra le proposte 2019 un cenno di merito va a  JMonteiro, della brasiliana Jenny Monteiro, figlia d’arte cresciuta nel laboratorio di abiti da sposa di famiglia.
Brillare? Marco De Vincenzo,  in apertura dei giochi di Altaroma 2018 , nel corso del suo interessante incontro con il pubblico, ha confessato   la sua passione per tutto ciò che brilla  (e non a caso qualcuno lo ha definito “il re del  lurex”.
L’ultimo giorno di AltaRoma  è stato dedicato interamente alle Accademie, le scuole dalle quali escono i ragazzi pronti per affrontare il mondo della moda. Di giovani si parla molto, forse anche troppo:  dietro  lo schermo di parole, applausi, diplomi, lauree,  troppi ragazzi si tuffano nel  difficilissimo mondo  della moda con certezze che presto  si  traducono in delusioni.  Sono da applaudire in questo senso quelle scuole che insegnano soprattutto a tagliare e cucire, lasciando che la creatività – se c’è – emerga da sola, dopo, quando i nuovi “sarti” (non ancora “stilisti” )  potranno permettersela.  Bene ha fatto  AltaRoma   a concludere  il suo evento 2018 con una intera giornata dedicata a importanti scuole di moda.
Ideale la scelta di Cinecittà  come spazio dove distillare il calendario pirotecnico di AltaRoma?  Abbiamo applaudito al primo annuncio l’abbandono del  Guido Reni District, anche per la condizione di cattiva manutenzione che rendeva evidente una contraddizione pesante con il mondo della bellezza, del  lusso, della creatività che AltaRoma  elegge come bandiera.  Ma – se togliamo la bellezza mozzafiato dell’Antica Roma ricostruita  che ha dato ragione quest’anno a questa scelta della sede  -  Cinecittà non offre soluzione tanto diversa  dal Guido Reni  District, oltre a trovarsi a una distanza dal centro città abbastanza pesante. Silvia Venturini Fendi, che presiede questa difficile , difficilissima struttura  (che si può  ancora considerare  - ci sia consentito -  una “ rassegna in cerca d’autore”) ,   cerca ogni anno di risolvere il problema  location nel modo più consono, con buona conoscenza del   territorio, del la moda  e…last but not least…della stampa  internazionale chiamata  al difficile compito di  raccontare e inevitabilmente ,  giudicare. 
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