PADOVA - In carcere a Padova tre poliziotti penitenziari sono stati aggrediti, prima verbalmente e poi fisicamente, da un detenuto nordafricano che li ha assaliti gridando «Allah akbar!». A darne notizia, in una nota, è Giovanni Vona, Segretario Nazionale per il Triveneto del Sindacato autonomo Polizia penitenziaria Sappe.
«È successo che ieri mattina, all'interno della Casa di reclusione patavina,un detenuto maghrebino - rileva -, per ragioni assolutamente sconosciute, ha dapprima cercato di aggredire il personale di Polizia penitenziaria in servizio nella Sezione detentiva e poi, durante l'accompagnamento dello stesso presso gli ambulatori infermieristici, ha tirato fuori una lametta abilmente occultata ed ha cercato di ferire il personale che lo stava accompagnando.
Ultimo aggiornamento: 15:54
© RIPRODUZIONE RISERVATA «È successo che ieri mattina, all'interno della Casa di reclusione patavina,un detenuto maghrebino - rileva -, per ragioni assolutamente sconosciute, ha dapprima cercato di aggredire il personale di Polizia penitenziaria in servizio nella Sezione detentiva e poi, durante l'accompagnamento dello stesso presso gli ambulatori infermieristici, ha tirato fuori una lametta abilmente occultata ed ha cercato di ferire il personale che lo stava accompagnando.
Ne è nata una colluttazione. Il detenuto è stato immobilizzato, ma tre poliziotti sono rimasti contusi. Aspetto inquietante, di questa vergognosa storia, è stato che il soggetto si è scagliato contro i colleghi al grido "Allah Akbar". Stiamo parlando di un detenuto di circa 45 anni, ristretto per reati di lesioni, resistenza, rapina a mano armata e altro. Ormai non abbiamo più parole per descrivere le criticità delle carceri del Triveneto e le conseguenti pericolose condizioni di lavoro di chi vi lavora, in primis appartenenti alla Polizia Penitenziaria».