Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Prada, Armani, Eleventy, Pal Zileri:
"eleganza è semplicità"

Mercoledì 20 Giugno 2018 di Luciana Boccardi
Milano vista dall’alto della terrazza  panoramica della Regione Lombardia ha fatto da fondale autorevole per la presentazione della collezione uomo  Eleventy  P/E 2019. Marchio forte, declinazione sicura per un trend che in questa tornata di moda prima a Firenze con Pitti Uomo  e poi a Milano  si è confermato su posizioni di ritorno per  temi consueti  dell’eleganza maschile. La moda è stanca di “bravate”, di esplosioni con  fantasie malate, di esternazioni psicotiche che hanno fatto  toccare vertici di ovvietà e di omologazione deprimenti.  Gli stilisti seri, quelli che intendono continuare il percorso più positivo nella moda,  hanno preso la via di un’eleganza  attualissima, disinvolta, ma non priva di cenni “tradizionali”, di quella “normalità” che – sia pure commettendo l’errore di usare questo sostantivo astratto così difficilmente declinabile nel  verso giusto , alla fin e piace agli uomini che camminano su strade positive.
Eleventy, prendendo spunti dallo sport, mettendo una felpa con  pantaloni metropolitani,  riproponendo l’abito classico  sia pure personalizzato con interni  nuovi, imprevedibili,  pret à dètacher,  ha fatto centro ancora una volta e ha firmato una pagina tra le più  confortevoli di questa sessione di moda uomo italiana.
Che ci sia una voglia di pause ragionevoli  lo hanno  confermato del resto firme come Giorgio Armani che parla di doppiopetto  come di abito “ di sicurezza” ,  moda che in fondo  non tramonta mai, e la stessa griffe di Prada con l’elogio che Miuccia Prada ha fatto dell’eleganza  fa un passo indietro verso la ragionevolezza. Con qualche  distinguo, è ovvio. “eleganza  per  me  - ha detto Miuccia - vuol dire semplicità”, e davvero “semplici” sono apparsi i giovani  “Prada”  in  pantashorts  con giacche classiche, gambe nude con calzetti scuri e scarpa chiusa metropolitana. Fantasia scatenata in testa con  berretti  ripresi  dal famoso  copricapo di  “Sherlok Holmes” tradotto in berrettone siberiano e gonfiato a dismisura fino a prendere proporzioni eccessive. Una particolarità Prada è nello zainetto con una sola “spallina” da portare appunto su una sola  spalla come un  borsetto d’antan.  Il materiale preferito da questa griffe  resta  comunque il nylon, il black nylon che  la griffe autorevole impiega senza limiti e con dettagli  addirittura di matrice sartoriale.
Un discorso importante sui materiali proposti  in questa  tornata di moda  esige cronaca per  Pal Zileri  con la collezione che ci ha proposto  al Museo Diocesano scelto da Rocco Jannone  per presentare una collezione che racconta  voglia di  bellezza e di lusso calibrato, senza enfasi  ma con grande sicurezza stilistica. Tra giacche di cotone stampato,  completi giovani, sciolti ma senza sbavature istrionesche (come qualche collezione ci ha propinato ancora!!!) , autentiche perle di cultura della moda ci sono apparse le giacche in tessuto prezioso che lo stilista ha scelto sfogliando  gli archivi di Rubelli, a Venezia,  dai  quali ad ogni stagione la grande firma veneziana di produzione di tessuti d’arredamento e moda,  trae le proposte innovative e insieme d’antan che hanno entusiasmato Jannone per  Pal  Zileri. Tessuti operati, damascati, nuovi lampassi  per giacche importanti e insieme facili. Un gioco che del resto Jannone aveva iniziato con il suo “Tazio”, lo zainetto in tessuto Rubelli  presentato  con Pal Zileri ai Saloni e riproposto alla grande in questa bella collezione per la prossima primavera-estate 2019. “Ho voluto considerare e studiare la vanità, come elemento caratteriale che in natura contrassegna da sempre il maschio e che nella nostra  vita invece è divenuta anche attitudine femminile a 360 gradi. Sulla vanità maschile ho “parlato” con lo specchio   che ho fatto piazzare nel centro del prato di questo Museo che accoglie la nostra sfilata  perchè  diventi un messaggio: una lastra nella  quale molti uomini devono guardarsi  senza preconcetti  e senza narcisismi. “
A sentire il giovane bravissimo stilista calabrese  -   se autogestita a dovere  -   la vanità  può essere anche un  elemento positivo  del  nostro  quotidiano.

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