È l'immigrazione e non la moneta unica che può mandare in frantumi l'Unione Europea

Martedì 19 Giugno 2018
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Caro direttore
di certo Matteo Salvini non è un Metternich, ma la sua decisione di chiudere i porti alle Ong fa vacillare equilibri politici fondati di fatto sull'acquiescenza dell'Italia di fronte al fenomeno immigrazione.
Lo schemino era semplice: l'Italia accoglieva senza limiti i migranti, lagnandosi ed implorando vanamente i partners europei di fare la loro parte. La Commissione Europea lodava periodicamente il nostro Paese per aver salvato l'onore dell'Europa, ma palesava la sua impotenza nell'imporre la distribuzione ai Paesi recalcitranti, Polonia ed Ungheria in testa.
I grandi leader, da Macron alla Merkel, dalla May a Raioy, con cinica ipocrisia difendevano gli alti principi europei dell'accoglienza, della solidarietà e dei diritti umani, ma sigillavano con metodi ruvidi le proprie frontiere, con l'occhio rivolto alle opposizioni interne, tipo la Le Pen ed Alternative fur Deutschland. Piaccia o non piaccia adesso lo schemino è saltato, e sia la Unione Europea che le grandi Cancellerie europee dovranno finalmente prendere il toro per le corna, perché è sull'immigrazione e non sull'euro che l'Europa rischia l'implosione.

Ivana Gobbo
Abano Terme



Cara lettrice,
è proprio così: a mettere a rischio l'Unione europea non è l'euro che, Gran Bretagna a parte, nessuno altro Paese mette davvero in discussione. Ma l'immigrazione. O meglio: la mancanza di un'ambiziosa ed equilibrata politica europea sui flussi migratori. Su questo tema la Ue può davvero andare in frantumi.
Non trovare più al proprio interno le ragioni sufficienti per proseguire un cammino comune. Non dobbiamo certamente augurarcelo, anzi dobbiamo fare di tutto perchè ciò non accada.
Ma è bene essere consapevoli dei rischi che si stanno correndo e delle responsabilità che ricadono sui governi europei. Lei ha ragione quando dice che l'attuale ministro degli Interni, Matteo Salvini non è un Metternich. Ma neppure Angela Merkel o l'ambizioso Macron sono lontani parenti di Churchill.
Ogni tempo ha i leader che si merita. Si può essere d'accordo o meno con la linea adottata dal nuovo governo italiano. Ma un fatto è sicuro: come dimostra il cambio di marcia della Germania sul tema dei respingimenti, costringe gli altri governi europei a fare i conti con il problema dei flussi migratori. Concretamente e non solo a parole.
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Ultimo aggiornamento: 16:14 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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