Salvini-Di Maio, la crepa sui rom
Il ministro: «Serve un censimento»
Replica M5S: «E' incostituzionale»

Lunedì 18 Giugno 2018
Salvini: faremo censimento dei rom ma quelli italiani dobbiamo tenerceli. La replica: «È illegale». Il Pd insorge
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Dopo i migranti Salvini apre il fronte rom e annuncia un censimento su base nazionale.

Poi il dietrofront: «Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno, nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom». 

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Contro le dichiarazioni del ministro si scagliano Pd, Associazione 21 luglio e Comunità ebraica, secondo cui il censimento richiamerebbe le leggi razziali. 

«Qualcuno parla di 'choc'. Perché? Io penso anche a quei poveri bambini educati al furto e all'illegalità», si difende Salvini. Parlando a TeleLombardia, Salvini ha prospettato «una ricognizione sui rom in Italia per vedere chi, come e quanti» sono, ossia «rifacendo quello che fu definito il censimento e 'apriti cielò; allora chiamiamola 'anagrafe' o 'fotografia' per capire di cosa stiamo parlando», ha spiegato. «Al ministero mi sto facendo preparare un dossier sulla questione rom in Italia, perché dopo l'intervento di Maroni che però risale ormai a 5,6,7 anni fa non si è fatto più nulla, ed è il caos». Per il vicepremier leghista gli stranieri irregolari andranno «espulsi» con accordi fra Stati, ma «i rom italiani purtroppo te li devi tenere a casa».

E ancora: «Stiamo lavorando anche sulla espulsione dei detenuti stranieri che sono in Italia me serve l'accordo con il paese che se li deve riprendere. Quindi bisogna lavorare con Romania, Albania e Tunisia, che sono ahimè tra i principali paesi per presenze in galera» ha concluso Salvini, evidenziando che «purtroppo i rom italiani te li devi tenere in Italia».

La precisazione. «Non è nostra intenzione schedare o prendere le impronte digitali a nessuno, nostro obiettivo è una ricognizione della situazione dei campi rom. Intendiamo tutelare prima di tutto migliaia di bambini ai quali non è permesso frequentare la scuola regolarmente perché si preferisce introdurli alla delinquenza». Lo precisa il vicepremier e ministro dell'interno Matteo Salvini, sottolineando che «vogliamo anche controllare come vengono spesi i milioni di euro che arrivano dai fondi europei».

Di Maio. «Mi fa piacere che Salvini abbia smentito qualsiasi ipotesi di censimento registrazione o schedatura, se una cosa non è costituzionale non la si può fare - ha commentato Luigi Di Maio - Lavoro da due settimane per problemi degli italiani che sono enormi e di cui ci dobbiamo occupare. Gli italiani sono la priorità, bene occuparsi di immigrazione ma prima occupiamoci dei tanti italiani che non possono mangiare», ha concluso.

La comunità ebraica. «L'annuncio del ministro dell'Interno Matteo Salvini di un possibile censimento della popolazione rom in Italia preoccupa e risveglia ricordi di leggi e misure razziste di appena 80 anni fa e tristemente sempre più dimenticate». Lo afferma in una nota Noemi Di Segni, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane. «Non c'è ricerca del consenso, non c'è ansia di ordine pubblico che giustifichi la proposta inquietante di enucleare specifiche categorie sociali di cittadini, di censirli e di sottoporli a speciali politiche di sicurezza solo a loro riservate», prosegue.


L'associazione 21 luglio: censimento illegale. Carlo Stasolla, il presidente dell'Associazione 21 luglio che si occupa della tutela dei diritti di comunità come rom e sinti, avverte: «Il ministro dell'Interno sembra non sapere che in Italia un censimento su base etnica non è consentito dalla legge». «Esistono già dati e numeri su chi vive negli insediamenti formali e informali - continua - e i pochi rom irregolari sono apolidi di fatto, quindi inespellibili. Ricordiamo anche che i rom italiani sono presenti nel nostro Paese dal almeno mezzo secolo e a volte sono 'più italiani' di tanti nostri concittadini».


La protesta del Pd. «Ho letto le dichiarazioni di Matteo Salvini. Parlare di censimenti razziali riporta alla mente atroci ricordi. Mi auguro che il ministro degli Interni italiano voglia precisare le sue affermazioni. L'evocazione, da parte di un membro del governo del mio Paese, di una sorta di pulizia etnica è inaccettabile», dice il senatore Franco Mirabelli, vice presidente del gruppo del Pd a Palazzo Madama. Il senatore del Pd Edoardo Patriarca: ​«Le parole sono pietre e il 'dossier Rom' di Salvini è agghiacciante, ricorda politiche di stampo nazista. Forse il leader della Lega asseconda la pancia dei cittadini spaventati, ma a tutto c'è un limite. Dove vuole arrivare nell'aizzare l'odio sociale ed etnico? Si ricordi che è il ministro dell'Interno di un grande paese del G7». 

Ultimo aggiornamento: 19 Giugno, 13:04 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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