Falso veterinario smascherato da Striscia patteggia la pena: 4 mesi

Mercoledì 13 Giugno 2018 di Marco Corazza
L'inviato
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SAN STINO - Nel negozio di gadget per animali praticava cure senza titolo: patteggia 4 mesi. Luigi Mazzero, 45enne di San Donà, ma residente a Cessalto (Tv), ieri, ha concordato la pena (sospesa) con il giudice di Pordenone.

A scoprire l'illecito, nel maggio del 2014, era stato Edoardo Stoppa, l'inviato di Striscia la notizia, arrivato a San Stino di Livenza dopo alcune segnalazioni. I carabinieri si erano messi subito al lavoro per raccogliere elementi sulla pratica abusiva della professione di veterinario. A denunciare il tutto era stata una cliente che aveva avvertito di «aver portato il cane da un veterinario, che di fatto non lo è». Secondo la donna, l'uomo presente nel negozio aveva visitato e sterilizzato alcuni suoi animali, cani e gatti; nessun problema di salute per i quattrozampe, ma restava che, secondo la cliente, la persona che aveva agito non era un veterinario. Da lì era partito il blitz televisivo. «Devo fare la filaria e un vaccino polivalente al mio cane» - aveva preso un appuntamento Stoppa che poi si era presentato in negozio con Toby. «Non somministriamo i due vaccini assieme, per non rischiare una reazione allergica» - aveva precisato il veterinario. Finita la visita, l'uomo aveva stilato un nuovo libretto per Toby, ponendo però un timbro e la firma di un vero professionista. Tutto filmato da una telecamera nascosta. La troupe aveva poi voluto fare una controprova, portando l'animale per la filaria, ma prima che avvenisse l'intervento Stoppa era intervenuto. Dopo una discussione Mazzero aveva ammesso di non essere un medico ma solo un assistente e che l'apposizione di timbro e firma non era normale. Di fatto il 45enne agiva nell'ambulatorio di un veterinario (vero), che lavorava presso un ambulatorio del Sandonatese e che arrivava solo il lunedì a San Stino, il quale ha sempre riferito di non sapere nulla di quanto accadeva.
PATTEGGIAMENTO
Difeso dall'avvocato Bruno Malattia di Pordenone, ieri, Luigi ha patteggiato 4 mesi con la condizionale. Gli sono stati contestati l'esercizio abusivo della professione di medico veterinario per aver condotto pratiche diagnostiche e terapeutiche su numerosi gatti portatigli da almeno 5 persone nella primavera del 2014 e il rilascio di certificazioni e la compilazione di un libretto sanitario per un cane che non poteva eseguire.
 
Ultimo aggiornamento: 15:40 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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