Guardie ecologiche contro i "furbetti" del cassonetto

Lunedì 11 Giugno 2018 di Francesco Campi
Il conferimento dei rifiuti in discarica
ROVIGO - Con la raccolta differenziata porta a porta, partita nelle frazioni di Rovigo nel novembre scorso, anche nel capoluogo la separazione dei rifiuti “a monte” ha avuto un’impennata virtuosa, con risultati che Ecoambiente valuta essere fra il 70% e l’80%. Non male per un Comune che era rimasto fermo al palo e che, secondo i dati dell’ultima edizione del rapporto “Comuni ricicloni” di Legambiente, era la maglia nera del Polesine con appena il 53,6% di raccolta differenziata e ben 256 chili di residuo secco all’anno pro capite. 
Ma sempre da parte della società pubblica di gestione dei rifiuti arriva anche la conferma ufficiale di quanto già segnalato da Il Gazzettino lo scorso gennaio, ovvero il fenomeno della “migrazione delle scoasse” da parte di “scafisti dell’indifferenziato” che, invece di attendere i passaggi della raccolta davanti a casa, preferiscono far tappa al cassonetto in centro più vicino e scaricare tutto lì.
«Registriamo per questo primo semestre – sottolinea Ecoambiente - una migrazione del rifiuto secco indifferenziato verso le aree e i cassonetti del centro di Rovigo. Tale fattore comunque non sta incidendo negativamente nella globalità della raccolta della frazione del secco indifferenziato, che nel suo complesso segna una riduzione nelle percentuali di raccolta del Comune di Rovigo».
MIGRAZIONE IN CENTRO
Nulla di veramente grave, perché pur non utilizzando i bidoni personali, queste persone che si mettono in viaggio con sacchetto del secco in auto, fortunatamente, lo lasciano nei cassonetti sopravvissuti alla “rivoluzione della differenziata”. Questo però ripropone la domanda su cosa succederà quando in centro a Rovigo arriveranno i cosiddetti “cassonetti intelligenti”, che si aprono cioè solo utilizzando un’apposita chiavetta magnetica con la quale si identifica l’utente e si tracciano i rifiuti prodotti? Già oggi, infatti, fuori dai cassonetti si trova un po’ di tutto, senza contare i tanti rifiuti che un numero non indifferente di incivili non si vergogna a lasciare lungo gli argini o in aree più isolate.
Ecoambiente di fronte a questa obiezione ha sempre controbattuto che verrà attivato un servizio di “guardie ecologiche”. Una prospettiva che appare sostanzialmente un po’ utopistica: sarebbe come pensare che sia sufficiente dotare i comuni di una pattuglia di Polizia locale per risolvere il problema del rispetto del Codice della strada e dei limiti di velocità. I cassonetti intelligenti, che dovrebbero colmare l’ultimo “buco nero” sul fronte della raccolta differenziata, arriveranno presto: «Entro l’anno – spiega Ecoambiente - verrà redatto e presentato il complesso progetto di intervento sui quartieri di Rovigo e la definitiva sistemazione del centro storico con isole a scomparsa o strutture centralizzate di conferimento, nonché i cassonetti intelligenti per le rimanenti aree del centro».
Il “Progetto Rovigo”, tuttavia, va avanti anche su altri fronti. L’unica delle frazioni esclusa dalla nuove modalità di raccolta ne sarà presto interessata: «Per la frazione di Borsea centro è in elaborazione il progetto per le utenze domestiche che sarà definito entro l’attuale mese di giugno e quindi presentato al Comune di Rovigo per la sua approvazione. Prevediamo l’avvio della campagna informativa entro il mese di settembre e a seguire l’attivazione del servizio, con le modalità già sperimentate nelle altre frazioni. E’ stato invece completato lo studio e la rilevazione di ogni singola attività non domestica delle aree commerciali insediate nella frazione di Borsea che presentano evidenti complessità, come il Centro commerciale La Fattoria e Punto 13 e stiamo nel contempo completando quelle ricadenti in area Tosi. Sulle aree commerciali siamo quindi ormai pronti per l’attivazione del nuovo servizio che prevede la scomparsa dei cassonetti stradali dalla pubblica via e servizi personalizzati alle aziende».
Ultimo aggiornamento: 07:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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