Licenziato e accusato di furto dall'azienda: autista assolto

Domenica 10 Giugno 2018
Licenziato e accusato di furto dall'azienda: autista assolto
SACILE - Lo avevano licenziato come esubero dopo aver lasciato lui e molti altri colleghi, occupati in giro per le filiali sparse in mezzo Nord Italia, senza stipendio per mesi. Ma alla richiesta di pagargli gli arretrati per un importo di oltre 20mila euro l'azienda ha risposto accusandolo di essere il responsabile del furto di 600 euro e di alcune decine di litri di gasolio. È così che un autista di automezzi dipendente della Cela Group di Susegana si è ritrovato imputato del reato di furto aggravato, per il quale dopo la denuncia degli ex datori di lavoro si è visto infliggere un decreto penale di condanna di 22mila euro a cui ha deciso di fare opposizione rischiando, davanti l giudice monocratico, una condanna di minimo tre anni di reclusione. Il processo si è concluso ieri con una assoluzione piena  che per l'uomo, un 50enne residente a Sacile (Pordenone), ha significato la fine di un incubo durato per oltre cinque anni. Tutto è iniziato nel 2013 quando l'autista di mezzi pesanti e un'altra decina di dipendenti di aziende facenti parti della Cela group che ha sedi ha Susegana, Bologna, Verona e Mantova, ricevono la lettera di licenziamento come esuberi durante una fase di crisi. Nei mesi precedenti però tutti avevano avuto problemi con il pagamento del salario tanto da essere costretti a percorrere le vie legali. Un mese dopo l'ulteriore sollecito, inviato a gennaio del 2018, gli ex datori di lavoro lo accusano del furto di contante e gasolio avvenuto nella sede di Susegana un paio di anni prima. Il 50enne decide di far causa all'azienda davanti al giudice civile di Mantova, dove la ditta aveva la sede legale, che condanna l'azienda al pagamento degli stipendi mai erogati. A quel punto parte però la denuncia, fondata su una presunta ammissione di colpa da parte dell'imputato che però, emerge dal processo, non ci sarebbe in realtà mai stata. Assolto per il furto aggravato il sacilese, difeso dall'avvocato Luca Dorella, ora spera di recuperare tutti i soldi, dato che fino ad oggi dei 20mila euro che gli spettano ne ha incassati, e solo dopo un pignoramento appena sei mila.
de.bar.
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