Niente messe per tutta l'estate nelle chiese delle frazioni

Giovedì 7 Giugno 2018 di Federico Rossi
Niente messe per tutta l'estate nelle chiese delle frazioni
BADIA POLESINE - Un'estate senza messa domenicale per i fedeli di Villafora e Salvaterra. La decisione, che a quanto pare è stata condivisa con i rappresentanti della comunità dei fedeli, va incontro a una situazione che appare simile ad altre piccole realtà dove gli abitanti sono in calo e dove scarseggiano i parroci. 
Tuttavia per l'Unità pastorale di Badia Polesine sembra che la sospensione estiva sia stata motivata con i diversi impegni che la stagione più calda porterà, comprese le partenze e le esigenze legate ai campi scuola. Per questo, per i prossimi mesi estivi la messa nelle due frazioni sarà solo nelle serate di sabato: una singola celebrazione, sia per Villafora, sia per Salvaterra, senza la funzione domenicale delle 11 del mattino. Sia chiaro, nulla di straordinario: semmai una sorta di sperimentazione, anche per vedere quale sarà la risposta di coloro che frequentano abitualmente le due chiese.

LA NOVITÀ
La novità, comunque, non sembra turbare particolarmente. Come racconta Mario Cabassa, cittadino e fedele di Villafora. «Le messe domenicali saranno sospese durante l'estate, ma riprenderanno in autunno, almeno così è stato garantito. Vedremo come andrà con la sola messa di sabato, ma comprendiamo le motivazioni». A incidere sono anche le indicazioni generali che sembrano avviare verso una razionalizzazione del numero di funzioni religiose, specie nelle comunità più piccole della provincia, quelle che fisiologicamente soffrono con più evidenza il calo demografico e anche l'assenza o l'età avanzata di molti parroci, spesso costretti a dividersi in più comunità. Il cambiamento è stato comunicato attraverso i tradizionali avvisi dell'Unità pastorale di Badia Polesine, Colombano, Crocetta, Salvaterra e Villafora. La sospensione è entrata in vigore domenica scorsa e proseguirà fino al mese di settembre compreso.
 
CORTEI FUNEBRI VIETATI
Sul fronte cittadino, Badia Polesine conferma invece il no ai cortei funebri a piedi. La disposizione, introdotta sul finire della scorsa legislatura dall'ex sindaco Gastone Fantato, è stata confermata dall'amministrazione comunale guidata da Giovanni Rossi che ha dedicato alla questione l'articolo 25 del nuovo regolamento di polizia urbana, il testo recentemente approvato dal consiglio di piazza Vittorio Emanuele 
II che punta a mettere ordine su divieti e regole da rispettare in città. «Su tutto il territorio comunale si legge nel testo è fatto divieto di svolgere cortei funebri appiedati nel percorso dalle rispettive chiese ai locali cimiteri». Poche righe che però rafforzano l'ordinanza di circa un anno fa. Uno stop alle processioni che aveva recepito alcune osservazioni giunte dalla parrocchia. 

SICUREZZA E VIABILITÀ
Una decisione motivata a suo tempo per i timori legati alla viabilità, ma pure per la volontà di assicurare maggiore rispetto, in un momento di raccoglimento e preghiera. A questo punto si collegano le disposizioni contenute nell'articolo precedente del regolamento, il numero 24, che tratta di cortei, cerimonie, riunioni e manifestazioni. 
«Chi promuove cortei, cerimonie o riunioni in luogo pubblico, deve darne avviso al sindaco almeno cinque giorni prima di quello fissato per il loro svolgimento recita l'articolo - Per le manifestazioni che comportino provvedimenti relativi alla viabilità in genere e che per loro natura implichino limiti o divieti, anche temporanei, alla circolazione, l'avviso dovrà essere dato almeno 10 giorni prima. Le processioni o altre manifestazioni religiose che prevedano cortei di persone o veicoli, dovranno seguire gli itinerari preventivamente concordati con il Comando di Polizia locale e, di massima, non in contrasto con la segnaletica stradale. Gli organizzatori saranno ritenuti responsabili delle eventuali violazioni accertate».
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