MESTRE - Si bloccano le speranze dei clienti della concessionaria Motorsport di ottenere i veicoli ordinati e pagati prima che la crisi travolgesse la società. Il Tribunale di Venezia ha dichiarato ieri il fallimento della società concedendo però l'esercizio provvisorio della stessa, con l'obiettivo di salvaguardare, se possibile, i posti di lavoro dei 58 dipendenti delle sedi del gruppo. La decisione si inserisce nella trattativa in corso con la casa madre Bmw, creditrice assieme alle banche di una somma che supererebbe i 40 milioni.
La casa madre a marzo si era detta disponibile a consegnare ai clienti, in virtù di un accordo di transazione, i veicoli attesi da mesi e pagati in anticipo alla srl di Mestre (con sedi anche a Portogruaro, Legnaro, Villorba e Belluno). L'ipotesi era stata però congelata dal giudice per avviare la procedura di cessione del ramo d'azienda, che avrebbe consentito alla società di proseguire l'attività e ai clienti di ottenere auto e moto griffate Bmw. La dichiarazione di fallimento da parte del giudice Alessandro Girardi (curatore il commercialista Roberto Ficotto) mira a verificare se questo scenario sia ancora praticabile, con la cessione del ramo d'azienda che consentirebbe di proseguire l'attività e salvaguardare il lavoro dei 58 dipendenti.
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