Luxottica abbandona Confindustria
Un guaio per l'associazione territoriale

Lunedì 14 Maggio 2018
Leonardo Del Vecchio
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BELLUNO - No comment sia da parte dell'azienda che di Confindustria, dopo che Luxottica ha deciso di revocare l'iscrizione dalle associazioni territoriali di Confindustria dove insistono i propri stabilimenti, rimanendo nella sigla nazionale di categoria Anfao. Unico commento è stato quello del vicepresidente della società Luigi Francavilla, secondo cui «è stata una scelta della sede centrale di Milano che io condivido sicuramente» e che ha fatto accenno a una sensazione di «abbandono» che si protrae da alcuni anni.

La disdetta è stata comunicata alle sedi confindustriali locali di Belluno, Treviso, Trento e Torino con una lettera che non aggiunge altro. Alla scadenza del periodo di iscrizione, dunque, il gruppo guidato da Leonardo Del Vecchio non rinnoverà la quota associativa. Gli effetti per le ultime tre territoriali saranno trascurabili, ma per Belluno avranno invece un impatto pesantissimo. L'importo di adesione, infatti, è proporzionale al numero di dipendenti e, fra il quartier generale di Agordo e gli impianti di Sedico, l'occupazione diretta generata nel bellunese supera le 4.000 unità. Dagli uffici di Confindustria Belluno-Dolomiti si mantiene una posizione di no-comment, il valore dei mancati introiti provocati dall'uscita di Luxottica, si ripete, è «un dato riservato».

Rimane il fatto che la società è quella che produce più posti di lavoro all'interno del primo comparto industriale della provincia. La conservazione della posizione in Anfao, sigla collegata a Confindustria nazionale, è letta come la volontà di conservare in ogni caso un rapporto con l'associazione guidata da Vincenzo Boccia.
Ultimo aggiornamento: 14:16 © RIPRODUZIONE RISERVATA
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