M5S-Lega, sintonia sul programma. «Si va verso un premier terzo. Conflitto di interessi nel contratto»

Giovedì 10 Maggio 2018
M5S-Lega, sintonia sul programma. «Si va verso un premier terzo. Conflitto di interessi nel contratto»
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«Piena sintonia». Dopo aver registrato in mattinata passi avanti in serata è una nota congiunta a fare il punto delle trattative fra Movimento 5 stelle e Lega sulla formazione del nuovo governo. I due leader Luigi Di Maio e Matteo Salvini, hanno chiesto al capo dello Stato Sergio Mattarella tempo fino a domenica per trovare l'intesa su premier e programma. Il che significa che un punto della situazione potrebbe avvenire lunedì.

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Mentre prende quota l'ipotesi di un premier terzo, una personalità di alto rango, non parlamentare, e, preferibilmente non tecnica, si fa concreta l'ipotesi che Di Maio e Salvini entrino nel governo, prendendo due ministeri pesanti e la carica di vicepremier. E, in tal caso, Di Maio potrebbe andare alla Farnesina e Salvini all'Interno. Al premier terzo verrà consegnato il programma M5S-Lega da attuare, nonché i tempi e i modi dell'attuazione. E a quel programma il premier dovrà attenersi.

«Con l'incontro di oggi sono state gettate le basi per scrivere un contratto di governo tra MoVimento 5 Stelle e Lega contenente i punti programmatici da realizzare per il Paese. Si è trattato di un incontro molto positivo, che ha messo in luce una piena sintonia prima di tutto sul metodo con cui si sta procedendo e che prevede ulteriori incontri tecnici da qui a domenica per scrivere un programma di governo definitivo», si legge nella nota di M5S e Lega.

«Direi che siamo veramente a buon punto, abbiamo cominciato a parlare di temi ma c'è una convergenza sul fatto che è momento giusto ci sono create le condizioni» per un governo M5s-Lega, dice Vincenzo Spadafora, esponente 5 stelle vicino al leader Di Maio, ospite a Porta a porta. Il governo M5s-Lega sarà «un governo snello, oltre ai 13 ministri previsti, ce ne saranno pochi altri senza portafoglio». E comunque saranno «meno di 20», aggiunge. Sulla premiership è molto probabile «un nome terzo» che «rappresenti quello che si scrive nel contratto di governo», prosegue. «Entro la fine della prossima settimana si potrà giurare», dice ancora Spadafora che sui tempi di un governo M5s-Lega ha aggiunto: «Il percorso è molto positivo e credo ci sarà ancora un percorso breve che ci consenta di definire tutto entro la fine della settimana prossima». Nel governo M5s-Lega ci saranno «persone competenti al di là dell'età». E ci sarà una donna? «Perché no», risponde ancora Spadafora. 

La legge sul conflitto di interessi «non la facciamo per qualcuno o contro qualcuno. Non torneremo indietro su nessuno dei temi della campagna elettorale. Quello lo dobbiamo fare. È un nostro dovere e sarà nel contratto di governo», assicura poi l'esponente 5 stelle. «Berlusconi ha fatto un atto di responsabilità di cui prendiamo atto e che ci sta consentendo di far nascere un governo», dice ancora Spadafora. «Assolutamente sì». È poi la risposta
data da Spadafora a proposito dell'impegno a restare nei parametri di Maastrict sui parametri deficit-pil da parte del governo M5s-Lega.


«È stato un incontro molto positivo e ci sono moltissime convergenze, su immigrazione oltre che flat tax e reddito di cittadinanza. È l'inizio di un confronto che ha mostrato diversi margini di convergenza anche al di là delle aspettative e c'è totale sintonia anche sulla legge Fornero». Così la delegazione M5s al termine del tavolo con la Lega sul
contratto di governo. 


«Abbiamo chiesto due tre giorni al presidente Mattarella per chiudere tutto, se si chiude.

Sennò si vota», aveva detto oggi il leader della Lega. «Il tema immigrazione, sicurezza sbarchi sarà parte fondante del programma del governo», aveva poi sottolineato dicendosi «orgoglioso» che ora «si parli di temi e non di nomi».

«Iniziamo dai temi poi i nomi. La cosa importante è il contratto di governo, ci sono soluzioni che gli italiani aspettano da 30 anni», ha affermato Di maio. «Se c'è accordo si parte altrimenti si vota. Molto semplice. Si è aspettato già tanto tempo», ha proseguito Salvini che ha aggiunto: «Come promesso, stiamo lavorando fino all'ultima ora per far nascere un governo fedele al voto degli italiani».

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Stamani al termine del faccia a faccia Salvini e Di Maio hanno assicurato che sono «stati fatti passi in avanti significativi» per la composizione del governo, ma restano vari nodi da sciogliere sul tavolo e per questo M5S e Lega hanno chiesto a Mattarella un ulteriore 'tempo supplementare' per la definizione del programma e della futura squadra. Resta, innanzitutto, la questione della premiership, che una volta risolta potrebbe sbloccare a cascata le altre caselle chiave, a cominciare dal ministero dell'Economia. 

Laura Castelli, Alfonso Bonafede e Vincenzo Spadafora per il M5s e Giancarlo Giorgetti e Claudio Borghi per la Lega sono i componenti «politici» del tavolo sul contratto di programma tra Carroccio e grillini in corso negli uffici del gruppo M5s alla Camera coadiuvati da tecnici degli uffici legislativi.

«Questo primo confronto» con la Lega «è andato molto bene perché abbiamo visto che sui vari punti dei nostri programmi c'erano margini di convergenza molto importanti, dal reddito di cittadinanza per il M5S alla flat tax per la Lega. Ma parliamo anche della giustizia, della lotta alla corruzione, delle pensioni, del superamento della legge Fornero, del conflitto di interessi. Insomma: i problemi di cui la politica in passato ha sempre parlato ma non ha mai risolto adesso sono pronti a essere messi in un contratto di governo tra due parti che si stanno confrontando», ha detto Bonafede, deputato M5S e fedelissimo di Di Maio, in un video postato su Facebook.


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​«L'uno tira l'altro, la scelta del premier è legata a doppio filo con la poltrona di via XX settembre», dice un big grillino. Continua a circolare il nome di Giancarlo Giorgetti come possibile premier, ma chi ha avuto modo di sentirlo in queste ultime ore assicura che il numero due di via Bellerio non avrebbe alcuna intenzione di assumere la guida del nuovo esecutivo M5S-Lega. Mentre potrebbe aprirsi qualche spiraglio per un ruolo comunque importante e operativo ma più in linea con la sua volontà di tenere un low profile.


 


Di Maio. «Con Matteo Salvini sono stati fatti passi avanti significativi - ha detto oggi Di Maio in diretta su Facebook -. Ieri sera si sono create le condizioni per cominciare a lavorare a un governo del cambiamento M5S-Lega. Io sono molto orgoglioso del fatto che siamo arrivati fin qui mantenendo la nostra linearità, la nostra coerenza e portando avanti in maniera lineare la nostra linea politica». «Abbiamo raggiunto un grande obiettivo - ha continuato -. Però adesso passiamo il prima possibile a dare un governo all'Italia. Ho incontrato Matteo Salvini e convenivamo tutti e due sul fatto che si debba iniziare a parlare di temi. I temi e le soluzioni ai problemi degli italiani che aspettiamo da 30 anni. Perché il nostro obiettivo è quello: portare a casa un contratto di governo che possa migliorare la qualità della vita degli italiani».


 

Ultimo aggiornamento: 11 Maggio, 11:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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