Comunali, il centrodestra prende tempo

Martedì 17 Aprile 2018 di Alda Vanzan
Comunali, il centrodestra prende tempo
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LO SCENARIO
VENEZIA Tutta colpa del Vinitaly. Che siano state le bollicine, il tiramisù o l'improvviso acquazzone sporco che domenica pomeriggio ha macchiato Verona, fatto sta che il segretario nathional della Lega Gianantonio Da Re ieri ha dato forfait al tavolo regionale del centrodestra. Si doveva parlare delle elezioni comunali di Vicenza, di San Donà di Piave e di Adria, ma non se ne è fatto niente. Tutto aggiornato di 24 ore. Ufficialmente la riunione è saltata per indisposizione del capo del Carroccio. Che però, a quanto riferisce l'entourage, in realtà stava e sta benissimo. Da Re? Un fiore. E allora?
IL RETROSCENA
E allora pare che a chiedere a Da Re di prestarsi a marcare visita sia stata Forza Italia, anche se il commissario azzurro Adriano Paroli nega. Radioscarpa racconta però che gli azzurri avrebbero chiesto un giorno in più per decidere come muoversi, vista la decisione del Carroccio di rompere sia a Vicenza, dove i leghisti hanno deciso di sostenere l'avvocato Francesco Rucco, che a San Donà di Piave, dove la Lega del vicepresidente della Regione Gianluca Forcolin è tornata su Francesca Pilla. Ventriquattr'ore in più per tentare di trovare una quadra sull'intero pacchetto (Vicenza, San Donà, Adria) o, al contrario, per ufficializzare la rottura della coalizione, ipotesi quest'ultima che riguarderebbe tutti i Comuni veneti chiamati al voto il prossimo 10 giugno. Perché questa cautela? Intanto perché i rapporti sono cambiati, Forza Italia che in Veneto già era seconda alla Lega (e alla Lista Zaia) alle ultime Politiche ha preso il 10%, meno di un terzo dei voti del Carroccio. E poi perché, anche a fare la voce grossa, in Regione i forzisti sono quasi marginali, hanno perso uno dei tre consiglieri regionali (Barison è passato con Fratelli d'Italia) e i due rimasti (Donazzan e Giorgetti, entrambi ex An), sono poco allineati con il coordinamento regionale del partito. Dunque, a meno di ulteriori rinvii, si vedrà oggi cosa succederà al tavolo regionale del centrodestra.
GLI SVILUPPI
L'unica cosa certa, per quanto non ancora ufficiale, è che l'avvocato Fabio Mantovani designato da Forza Italia ben tre mesi fa per tentare di strappare al Pd il municipio di Vicenza, è ormai fuori gioco. Val la pena ricordare che è stata Forza Italia a candidare Mantovani, ma è stata sempre Forza Italia a sollevare perplessità sulla solidità della candidatura dell'ormai ex presidente dell'Ordine degli avvocati (Mantovani, presentato ufficialmente dalla coalizione il 12 gennaio, si è pure dimesso per correttezza), arrivando a proporre informalmente ben tre alternative: prima l'assessore regionale Donazzan, poi l'ex dg dell'Ulss Angonese, poi il direttore di Tva Cegalin. E adesso il segretario provinciale di Forza Italia Tosetto. Le 24 ore in più (che, chissà, potrebbero diventare 48) dovevano servire proprio per capire se convergere tutti su Rucco, che al momento sulla carta è il candidato più forte, o se rompere definitivamente e presentarsi alle elezioni con Tosetto candidato sindaco. Il commissario Paroli attende di ascoltare Da Re: «Mi stupisce che si pensi di venir meno a un impegno preso». Mantovani continua ad aspettare il tavolo regionale, ma ormai è chiaro che se la Lega ufficializzerà il sostegno a Rucco, l'ex presidente dell'Ordine degli avvocati si ritirerà. Esattamente come ha fatto a San Donà di Piave Gianni Corradini dopo aver saputo che una candidatura terza, alternativa a lui e alla farmacista Francesca Pilla, avrebbe potuto unire la coalizione. Solo che una volta ritiratosi Corradini, la Lega è tornata a sostenere la sua prima candidata, appunto la farmacista Pilla. E Forza Italia? Anche qui è da capire come si muoveranno gli azzurri, posto che in questa cittadina veneziana più che la politica contano i personalismi politici, da una parte il leghista Gianluca Forcolin, dall'altra l'ex leghista oggi forzista ed ex sindaco di San Donà Francesca Zaccariotto. Non è Francesca, cantava Lucio Battisti, eppure qui si rischiano due Francesche candidate sindaco, la Pilla con Lega, FdI, NcI e la Zaccariotto con Forza Italia. Si vedrà. Oggi il tavolo a Padova. Indisposizioni permettendo.
 
Ultimo aggiornamento: 16:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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