Latina calcio: dopo Olimpia, Starter e il fallimento, la pista svizzera e gli arresti di oggi

Lunedì 16 Aprile 2018 di Giovanni Del Giaccio
Fabrizio Colletti mentre viene tradotto in carcere
Il Latina calcio trasformato nella loro "cassaforte", utilizzato per riciclare denaro prima ancora che per mandare avanti la società. L'operazione che questa mattina ha portato all'esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare nei confronti dell'ex presidente della società, Pasquale Maietta - deputato di Fratelli d'Italia nella scorsa legislatura - la sua socia Paola Cavicchi, anche lei al vertice del Latina calcio, del figlio dell'imprenditrice Fabrizio Colletti che era stato socio e di altre sette persone, è solo l'ultima in ordine di tempo.

Nel 2016 prima l'operazione "Olimpia" sulla gestione dello stadio e poi "Starter" sui raggiri finanziari, aveva portato alla luce una diffusa illegalità intorno alla squadra che aveva rischiato persino di arrivare in serie A, perdendo la gara decisiva dei play off contro il Cesena e che, poi, aveva iniziato a navigare in brutte acque. 

Già in quelle operazioni emergeva una situazione fosca, al punto che per Maietta era stato chiesto l'arresto ma poi l'ordinanza fu annullata, tanto che la Camera dopo un paio di rinvii si limitò a prenderne atto. I soldi servivano al Latina, ma tornavano anche nelle disponibilità del commercialista e presidente della società. 

La pista svizzera, invece, era stata seguita dopo il misterioso suicidio dell'avvocato Paolo Censi, legato proprio a strane movimentazioni finanziarie con il Paese elvetico.

Dall'operazione Starter, poi, c'è stata prima una cessione a una cordata di imprenditori durata pochi mesi e poi è partita l'istanza di fallimento presentata dalla Procura di Latina che ha portato alla fine dell'esperienza del Latina calcio, con una nuova società costituita in estate e ripartita dalla serie D. 
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