La schiaffeggia quando ha in braccio la neonata: padre orco in manette

Mercoledì 21 Marzo 2018 di Paola Treppo
La schiaffeggia quando ha in braccio la neonata: padre orco in manette
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UDINE - La prende a schiaffi quando ha in braccio la loro figlia di un anno: lei trova il coraggio di denunciarlo. Subiva maltrattamenti da oltre un anno. Siamo in un comune alle porte di Udine, nella giornata della festa della donna, l'8 marzo scorso, ed è arrivato l'orario in cui la bambina, dell'età di un anno, deve passare un po' di tempo con il papà.

​La storia d'amore tra i suoi genitori infatti è naufragata, proprio appena dopo la sua nascita, perché la giovane mamma non riesce più a sopportare il carattere violento e irruento del suo marito; i genitori si sono accordati per l'affidamento e le giornate di visita alla figlia. Quella sera, però, la piccola inizia a fare i capricci: non vuole staccarsi dal braccio della mamma che la sta consolando.

Il papà, allora, un romeno di 29 anni, comincia a innervosirsi e accusa la sua ex di istigare la bambina perché non vada da lui. La donna non lo sta ad ascoltare; gli chiede di abbassare la voce perché in quel modo, con le sue urla, non fa altro che spaventare ulteriormente la piccola. Lui non ci sente e continua a gridare: vuole la bambina. La piccola, terrorizzata, si rannicchia ancora di più nell'abbraccio della mamma per cercare riparo.

Il padre perde il controllo comincia a prendere a schiaffi la ragazza per cui un anno prima si era follemente innamorato e che ora è la madre di sua figlia. La donna, forse anche per la consapevolezza che quella è la giornata della festa della donna, e che le donne vanno rispettate, si fa coraggio, si allontana da lui, stringendo forte al suo petto la figlia, e chiama i carabinieri.

Sul posto giunge immediatamente una pattuglia della stazione di Campoformido, comandata dal maresciallo maggiore Giovanni Sergi. I militari dell'Arma prima soccorrono la ragazza in pronto soccorso e poi la accompagnano con la figlia in caserma. All'interno delle sicure mura della stazione dei carabinieri la ragazza, una cittadina ucraina, trova il coraggio di raccontare tutto il suo dramma, iniziato oltre un anno prima.

Subito dopo la nascita della loro figlia, infatti, quell'uomo è diventato particolarmente violento: continui i maltrattamenti e le umiliazioni; in una occasione lui l'ha anche minacciata con un coltello. Ora, però, non ce la fa più a sopportare e deve proteggere sua figlia. Nei giorni successivi, i militari dell'Arma hanno eseguito una perquisizione in cui hanno ritrovato il coltello che la ragazza aveva minuziosamente descritto.

A seguito della denuncia, il Gip del Tribunale di Udine ha emesso un divieto di avvicinamento che ieri, martedì 20 marzo, i carabinieri di Campoformido hanno notificato al romeno che, nel frattempo, è finito in carcere. Il 29enne, infatti, sottoposto alla misura alternativa dell'affidamento in prova, a seguito della denuncia per i maltrattamenti in famiglia e per le percosse alla ex compagna, è decaduto dai benefici e per lui si sono riaperte di nuovo le porte del carcere di Udine.
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