Autostrade: Peroni, con NewCo non prevedibili oneri per soci pubblici

Mercoledì 14 Marzo 2018

Trieste, 14 marzo - "Dopo che le Regioni Friuli Venezia Giulia e Veneto avranno ottenuto la concessione trentennale per la gestione della rete autostradale (ora di competenza di Autovie Venete e in prospettiva della società Autostrade Alto Adriarico spa) "la disponibilità della liquidità necessaria a indennizzare Autovie Venete da parte della NewCo non comporterà esborsi a carico dei bilanci dei soci pubblici, ma solo, eventualmente, il supporto di garanzie regionali, strumentali all'accesso al credito bancario a favore della nuova società". Lo ha sottolineato l'assessore alle Finanze del Friuli Venezia Giulia, Francesco Peroni, in risposta ad una interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere Alessandro Colautti. Nella risposta Peroni ha richiamato l'iter che ha portato alla costituzione della NewCo, avviato con la sottoscrizione, nel gennaio 2016, di un Protocollo d'Intesa tra Friuli Venezia Giulia, Veneto e Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, i quali hanno ritenuto di demandare a un soggetto pubblico la gestione e la realizzazione degli interventi sull'infrastruttura viaria autostradale, scaduta il 31 marzo 2017, attribuite a suo tempo alla società Autovie Venete spa. Con quell'accordo si era stabilito, ha ricordato Peroni, "di avviare un percorso che consentisse al Ministero di affidare la concessione autostradale a una società in house".

L'assessore ha quindi evidenziato che "l'attuazione di questo complesso percorso ha registrato il succedersi di disposizioni normative che hanno modificato alcune impostazioni iniziali". Una legge del dicembre 2017 ha infatti stabilito che la concessione vada affidata non direttamente alla società in house, bensì alle due Regioni, peraltro autorizzate ad avvalersi, nella gestione della concessione, proprio di una società in house, purchè interamente pubblica. Il Ministero ha quindi stabilito che tutte le procedure connesse alla stipula della convenzione vadano chiuse entro il 31 dicembre 2018. Secondo Peroni "la nuova società in house dovrà comunque affiancare le Regioni anche in questa fase iniziale, volta all'ottenimento e alla sottoscrizione della concessione".

Per quanto riguarda gli aspetti finanziari connessi all'operazione, Peroni ha spiegato che "una volta sottoscritta la relativa convenzione di durata trentennale incomberà sulla nuova società in house l'onere connesso al pagamento dell'indennizzo di legge al concessionario uscente, Autovie Venete Spa. A tal fine, essa potrà ricorrere direttamente al mercato finanziario per procurarsi le risorse necessarie". Per Peroni si tratta di "un obiettivo tutt'altro che problematico a conseguirsi, tenuto conto delle caratteristiche e della durata della futura concessione autostradale".

In sostanza "da questo percorso di accesso alla liquidità da parte della nuova società non sono prevedibili esborsi a carico dei bilanci dei Soci pubblici, ma solo, eventualmente, il supporto di garanzie regionali". Peroni ha concluso spiegando che "su un distinto binario s'incanalerà la fase autonoma di liquidazione di Autovie Venete, la quale, in conformità alla disciplina civilistica, vedrà distribuire quanto spettante ai soci". ARC/PPD
 

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