Piave asciutto, fiumi e canali a secco sarà emergenza per pesci e puzze

Mercoledì 14 Marzo 2018 di Mauro Favaro
Piave asciutto, fiumi e canali a secco sarà emergenza per pesci e puzze
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TREVISO - Alla fine si tratta di una prova. Ma l'emergenza idrica che ne scaturirà sarà vera. Tanto che il consorzio di bonifica è pronto a intervenire per salvare i pesci che nei canali della Marca resteranno senza acqua. Dal 16 al 28 marzo scatterà l'asciutta generale. Le derivazioni idrauliche che dal Piave scendono fino ad alimentare i fiumi Sile, Zero, Dese e Marzenego verranno chiuse per sperimentare sul campo il cosiddetto deflusso ecologico chiesto dall'Europa. Cioè una gestione diversa dei canali per lasciare nel Piave molta più acqua di quanto non ne scorra ora. Di conseguenza i rubinetti verranno chiusi. E il consorzio di bonifica Acque risorgive lancia l'allarme. 

«Dal 16 al 28 marzo si verificherà una forte riduzione del flusso d'acqua nel comprensorio spiegano dall'ente che gestisce una fascia di 11 comuni nella parte sud della Marca è prevedibile che le fosse attorno alla città murata di Castelfranco rimarranno senz'acqua. Così come il fiume Marzenego avrà un'importante riduzione del flusso. Un po' meno il fiume Dese, dato che ci sono molti affluenti che portano l'acqua delle fontane a getto continuo. Mentre sarà molto accentuata nel fiume Zero, con evidenti difficoltà a Zero Branco e Mogliano». La sperimentazione creerà inevitabili disagi.  Il primo timore riguarda la puzza che potrebbe levarsi nel momento in cui il livello dell'acqua di fiumi e canali scenderà sotto quello del sistema degli scarichi fognari. ... 
  
Ultimo aggiornamento: 12:44 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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