VEDELAGO - «Quando poteva ci pagava le mensilità che avanzavamo con degli acconti, ma poi ha iniziato a non pagarci più, i soldi non c'erano. Che la situazione di Sira potesse degenerare era prevedibile». A parlare è una delle ex dipendenti dell'azienda di abbigliamento Sira, la cui titolare Carmen Favaro da lunedì è agli arresti domiciliari con l'accusa di bancarotta fraudolenta dopo il fallimento dichiarato con sentenza il 29 dicembre 2016.
«La mia assistita non ha mai distratto un euro dall'azienda, questo è certo e sarà chiarito già oggi durante l'interrogatorio- precisa l'avvocato Luigi Ravagnan- se ci sono stati omessi pagamenti è solo perché l'azienda era in difficoltà, ma la signora Favaro si è sempre comportata con la massima onestà». Secondo il pubblico ministero la Favaro avrebbe distratto dall'azienda dei fondi che sarebbero serviti a garantire la continuità aziendale, pagando il personale, la merce e le rate dei mutui con le banche, per usarli a fini personali.
«La nostra ex titolare non aveva i soldi per far fronte a tutti i pagamenti - spiega un ex commessa - non sappiamo che stile di vita avesse, probabilmente alto, ma è certo che i soldi in azienda a un certo punto non c'erano più a causa alcune scelte di gestione, fare l'imprenditore non è un mestiere per tutti». Secondo le ex dipendenti l'ipotesi più probabile è che fosse mancata una strategia lungimirante nella gestione di una grossa azienda, con 35 dipendenti. E il settore dell'abbigliamento, come tanti altri, negli ultimi anni ha attraversato la crisi. «Da un calcolo che abbiamo fatto, sembra che l'ammontare totale degli stipendi non pagati oggi sia quantificato in un milione, perché tra i dipendenti c'erano anche quelli inquadrati in alti livelli, tra cui i buyer e i direttori».
Hai scelto di non accettare i cookie
La pubblicità personalizzata è un modo per supportare il lavoro della nostra redazione, che si impegna a fornirti ogni giorno informazioni di qualità. Accettando i cookie, ci aiuterai a fornire una informazione aggiornata ed autorevole.
In ogni momento puoi modificare le tue scelte tramite il link "preferenze cookie".