BELLUNO - Un’altra storia di violenza tra le mura domestiche è arrivata in tribunale ieri con il processo a carico di G.M., 30 anni, napoletano, accusato di maltrattamenti e lesioni contro l’ex moglie, di Belluno.
Pesante il capo di imputazione che pende sull’uomo, attualmente domiciliato in Friuli. Insulti, botte e umiliazioni che vanno dal 2012 al gennaio 2014, e per le quali la donna, parte civile con l’avvocato Giorgio Gasperin del foro di Belluno, chiede giustizia e ristoro. La denigrazione sarebbe stata l’amaro pane quotidiano: «Tu non sei una donna - le diceva - ma un maiale, non vedi quanto sei grassa. Stai zitta che non capisci nulla». E poi la prevaricazione del maschio-padrone: «Io ho diritto ad uscire di casa tu no, sei un ippopotamo, tu non vai da nessuna parte senza la mia autorizzazione». Oltre a minacciarla di morte nel caso le fosse venuto in mente di lasciarlo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Pesante il capo di imputazione che pende sull’uomo, attualmente domiciliato in Friuli. Insulti, botte e umiliazioni che vanno dal 2012 al gennaio 2014, e per le quali la donna, parte civile con l’avvocato Giorgio Gasperin del foro di Belluno, chiede giustizia e ristoro. La denigrazione sarebbe stata l’amaro pane quotidiano: «Tu non sei una donna - le diceva - ma un maiale, non vedi quanto sei grassa. Stai zitta che non capisci nulla». E poi la prevaricazione del maschio-padrone: «Io ho diritto ad uscire di casa tu no, sei un ippopotamo, tu non vai da nessuna parte senza la mia autorizzazione». Oltre a minacciarla di morte nel caso le fosse venuto in mente di lasciarlo.