Veneto Banca, chiesti sequestri di beni agli ex vertici per 300 milioni di euro

Sabato 3 Marzo 2018 di Maurizio Crema
L'ex ad Consoli
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Per il processo crac di  Veneto Banca, chiesti sequestri conservativi per oltre 300 milioni sui beni di 4 degli accusati, ex vertici dell'istituto, mentre Banca Intesa si difende direttamente davanti al gup di Roma: «Tutelati da un preciso contratto firmato dal governo». Novità anche sul fronte di Popolare Vicenza con i pm sarebbero pronti a fare richiesta di insolvenza come  a Treviso per Veneto Banca. Anche a Vicenza quindi potrebbe entrare in scena un nuovo reato, bancarotta, più pesante di quelli sui quali è in corso l'udienza preliminare, cioè ostacolo alla vigilanza e aggiotaggio.

Ieri gli avvocati trevigiani Sergio Calvetti e Matteo Moschini hanno chiesto sequestri cautelativi per conto di circa tremila soci per una somma di oltre 300 milioni di euro a carico dell'ex presidente Flavio Trinca, dell'ex Ad Vincenzo Consoli, degli ex sindaci Diego Xausa e Michele Stiz su tutti i beni anche donati o conferiti in fondi patrimoniali. E di tutti i loro conti correnti e azioni.

Azione simile era stata attuata anche contro l'ex presidente Gianni Zonin e altri manager e consiglieri di Popolare Vicenza sotto processo. 
Ultimo aggiornamento: 13:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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