Trovato il segnale dell'alba dell'universo
Luce delle stelle: non è come si pensava

Mercoledì 28 Febbraio 2018
Trovato il segnale dell'alba dell'universo Luce delle stelle: non è come si pensava
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Trovato il segnale dell'alba dell'universo, accesa dalle prime stelle appena 180 milioni di anni dopo il Big Bang. La loro luce ha diradato la nebbia di idrogeno che oscurava il baby universo, generando un debole segnale dalle caratteristiche inattese, forse dovute all'azione della materia oscura, la materia invisibile che occupa il 25% del cosmo. La scoperta, che apre alla nuova fisica, è pubblicata su Nature dal gruppo guidato da Mit e Università dell'Arizona. 

Il segnale che riscrive la storia dell'Universo primordiale è stato catturato dall'antenna radio dell'esperimento Edges, nel deserto dell'Australia occidentale: pur essendo grande quanto un frigorifero, è riuscita a scrutare più indietro nel tempo di quanto non abbia fatto il potente telescopio spaziale Hubble e a trovare la traccia delle prime stelle, che gli astronomi cercavano da oltre 20 anni. Edges lo ha fatto distinguendo il debole riflesso dell'alba cosmica da interferenze migliaia di volte più forti.

È stato come «ascoltare il battito d'ali di un colibrì nel bel mezzo di un uragano», spiegano i ricercatori. Il segnale è risultato essere due volte più ampio del previsto. Ciò potrebbe significare che prima della nascita delle stelle l'Universo era più freddo di quanto si credesse: secondo un altro studio pubblicato su Nature da Rennan Barkana dell'Università di Tel Aviv, a raffreddare la nebbia di idrogeno sarebbe stata l'interazione con la materia oscura. 
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