Bulli sullo scuolabus, il sindaco ordina:
«A piedi per 4 chilometri al giorno»

Giovedì 22 Febbraio 2018 di Angela Pederiva
foto di repertorio
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SANTA LUCIA DI PIAVE (TREVISO) Giù i bulli dallo scuolabus. E non per la durata di un solo viaggio, ma per un mese intero, andata e ritorno a piedi fra casa e istituto, totale 4 chilometri. Succede a Santa Lucia di Piave, dove il sindaco Riccardo Szumski ha applicato la sanzione nei confronti di due giovanissimi teppisti, fino ad ottenerne le scuse in municipio.

LE BOTTE. È lo stesso Szumski a rendere nota la vicenda, ora che sono passate alcune settimane dal termine della punizione e a quanto pare se ne sono visti i risultati. «Se si vuole dice ognuno nel proprio ruolo può dimostrare che fare rispettare le regole è possibile: basta diventare credibili con i fatti». I problemi erano cominciati poco dopo l'inizio dell'anno scolastico, quando in Comune erano arrivate le segnalazioni sulle vessazioni a cui due alunni delle elementari sottoponevano i loro compagni di pulmino: «Importunavano le bambine e picchiavano i maschi, addirittura la sorella di uno dei due mi ha confidato di aver assistito ad un vero e proprio pestaggio, con un ragazzino preso a calci in faccia», racconta il primo cittadino, spiegando di aver raccolto anche gli sfoghi degli autisti, i cui richiami non sortivano alcun effetto sui baby-spacconi, così come l'intervento dei carabinieri in congedo, che faticavano a contenere gli esagitati.

Così durante l'autunno Szumski aveva convocato nel suo ufficio i due, di 8 e 10 anni, accompagnati dai rispettivi genitori. «Anche a fronte dell'ammissione di comportamenti inadeguati riferisce ho redarguito fermamente entrambi, sottolineando che era necessario tenere un atteggiamento educato, rispettoso degli altri ed assolutamente non aggressivo nei confronti di chiunque. Ho anche detto chiaramente a genitori e figli che, se così non fosse stato, ai bambini non sarebbe più stato permesso di usufruire del trasporto scolastico comunale e sarebbero dovuti andare a scuola a piedi, visto che mi risultava che le famiglie non disponessero di auto. Siccome dopo una decina di giorni ho accertato che gli episodi di bullismo continuavano, ho comunicato con formale lettera alle famiglie, agli autisti e alla scuola la sospensione del servizio per i due responsabili, almeno fino alle vacanze di Natale».

LA PUNIZIONE. Così infatti è stato: per oltre un mese i due scolari indisciplinati sono andati avanti e indietro a piedi (quattro chilometri al giorno), accompagnati a turno da uno dei genitori, finché a metà gennaio le famiglie hanno chiesto un incontro al sindaco. «Prima di tutto ricorda Szumski gli adulti hanno fatto chiedere scusa per i loro comportamenti a me e quindi alla comunità che rappresento. Poi sia i bimbi che i genitori mi hanno chiesto di riammetterli sullo scuolabus, promettendo che l'atteggiamento sarebbe cambiato. Naturalmente ho dato loro l'opportunità di dimostrare che avevano imparato la lezione, pur precisando che in caso contrario li avrei lasciati definitivamente a terra. Da quanto mi risulta in queste settimane la situazione è migliorata: pur rimanendo dei ragazzi esuberanti, non hanno più fatto del male a nessuno». Da questa storia il sindaco vuole trarre una morale: «I due bulli e i loro genitori hanno capito che in questo caso c'è qualcuno che non parla solo, ma fa anche rispettare le regole. Un esempio che serve anche agli altri studenti». 
 
Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 12:41 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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