VENEZIA - Quattro richieste di condanna, per oltre 10 anni di reclusione, e tre di assoluzione: le ha formulate ieri il pubblico ministero Alessia Tavarnesi a conclusione del processo relativo all'inchiesta su alcune carte di credito clonate in un'osteria di Rialto, a Venezia, tra il 2013 e l'inizio del 2015, grazie alla complicità di un cameriere che vi prestava servizio e che, all'insaputa del titolare, utilizzò uno skimmer per copiare i codici a danno dei numerosi turisti stranieri.
Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto tre anni e sei mesi di reclusione per Andrea Vettorato, 46 anni, di Mestre; due anni di reclusione per Kenia Patricia Dos Santos, 44 anni, brasiliana già residente ad Asti, e un anno e sei mesi per Fabrizio Avanzi, 60 anni, di Musile di Piave, tutti accusati di associazione per delinquere in relazione all'attività svolta da due società, Rora srl di Malcontenta e Kenia sas, attraverso le quali, secondo la Procura, furono effettuati molti acquisti con le carte di credito clonate...
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il rappresentante della pubblica accusa ha chiesto tre anni e sei mesi di reclusione per Andrea Vettorato, 46 anni, di Mestre; due anni di reclusione per Kenia Patricia Dos Santos, 44 anni, brasiliana già residente ad Asti, e un anno e sei mesi per Fabrizio Avanzi, 60 anni, di Musile di Piave, tutti accusati di associazione per delinquere in relazione all'attività svolta da due società, Rora srl di Malcontenta e Kenia sas, attraverso le quali, secondo la Procura, furono effettuati molti acquisti con le carte di credito clonate...